De Magistris: “Un sindaco leghista a Napoli? Sarebbe un incubo, un disastro totale”


I sindaci di Sorrento e Positano sono ufficialmente passati alla Lega. A quanto pare, la Campania ha dimenticato in fretta le dichiarazioni del nostro ex Ministro dell’Interno sul Sud Italia. Resta però un’importante città che non si è ancora “legata”, ed è proprio il capoluogo campano. Il primo cittadino Luigi De Magistris si è espresso così ai microfoni di Radio CRC: “Un sindaco leghista a Napoli? Sarebbe un disastro, un incubo“.

La sua dichiarazione è stata una risposta decisa a Matteo Salvini e alle sue affermazioni di ieri. In visita a Sorrento per incontrare ufficialmente i due sindaci passati alla Lega, Giuseppe Cuomo e Michele De Lucia, il leader del Caroccio ha auspicato per Napoli “un sindaco della Lega.

E non solo: Matteo Salvini sembra ormai deciso a puntare sulla Campania, e in prospettiva su Napoli. Si è augurato che i due sindaci di Sorrento e Positano possano presto candidarsi alla regione, e in più ha intimato lo sfratto a De Luca, De Magistris e Di Maio. “Bisogna mandarli subito a casa“, ha affermato il leader leghista.

Tuttavia, secondo Luigi De Magistris, “solo ipotizzare di avere un sindaco leghista a Napoli è un incubo. Sarebbe la fine di questa città“, ha aggiunto il primo cittadino, “sotto diversi punti di vista“. Parole forti e decise, che dimostrano come De Magistris non si fermi nemmeno di fronte alla sfiducia dimostrata recentemente nei suoi confronti. Gli esponenti dell’opposizione, infatti, hanno accusato proprio il sindaco di Napoli di aver lasciato andare la città alla deriva.

De Magistris ha affrontato anche il difficile tema delle adesioni campane alla Lega: “Il passaggio dei sindaci di Sorrento e di Positano alla Lega mi mette molta tristezza, da meridionale e da napoletano. Non riesco a comprendere come si fa ad andare dietro a Salvini che dieci anni fa saltellava cantando cori contro i napoletani, lo trovo un fatto triste. Per quanto ci riguarda noi abbiamo sconfitto Salvini e, finché io sarò sindaco, la Lega a Napoli resterà un fatto minoritario”.

Infine, il primo cittadino ha toccato il delicato tasto della mozione di sfiducia presentata recentemente nei suoi confronti. “La mozione di sfiducia non passerà, ma se dovesse passare la città in poche settimane piomberebbe indietro di 10 anni. Questa mozione di sfiducia non ha nulla nell’interesse della città, è strumentale ed è stata presentata dalle opposizioni che compatte hanno provato a sfruttare un momento difficile“.


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