Ciò che vedo in città – SMCV donerà pacchi alimentari a famiglie bisognose


Un pacco di pasta, un vestito dignitoso, un giocattolo, per regalare un sorriso ad un bambino e trascorrere un Natale all’insegna della solidarietà, dell’amore verso il prossimo nel pieno rispetto della festività religiosa. E’ quello che da 12 anni si propongono di fare giovani e meno giovani dell’associazione “Ciò che vedo in città – SMCV“. Nella sede di Santa Maria Capua Vetere le stanze sono affollate di pacchi, donati da tante persone della città che in occasione del periodo natalizio decidono di devolvere dei beni di prima necessità a famiglie disagiate, a concittadini che soffrono a volte silenziosamente tra le piaghe della povertà.

A questi nuclei familiari può servire di tutto: da un pacco di pasta a un giocattolo da regalare sotto l’albero. E anche dei vestiti, purché siano dignitosi. Non mancano anche donazioni di zaini e tutto il necessario per andare a scuola. Graditi anche olio, creme spalmabili, marmellata, salumi e formaggi. Generi alimentari leggermente più costosi e per tale motivo limitati nella disponibilità.

Le famiglie sono da anni selezionate dall’associazione in una apposita lista di circa 100 nuclei per evitare gli assalti dei mercenari dei pacchi. Perché di questi tempi esiste anche chi indebitamente fingendosi povero, le tenta tutte per entrare in possesso della scatola solidale.

L’associazione distribuirà le donazioni entro Natale e chiunque può aiutare i volontari offrendo un bene recandosi in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle 12,30, oppure con una spedizione all’indirizzo di via Augusto Pierantoni numero 54, CAP 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE). In alternativa si può prendere un appuntamento contattando la pagina facebook (CLICCA QUI).

Donato Trepiccione, presidente dell’associazione, spiega i sentimenti che spingono tutti gli associati ad impegnarsi costantemente in azioni di solidarietà: «Siamo operativi da 12 anni sul territorio. Sui social facciamo operazioni di blogger, video blogger e urban watching. Sono attività di segnalazioni, notizie che provengono dal basso. Tra le mura dell’associazione facciamo, invece, cose diverse come questa. Il gruppo è costituito da tutte persone che in qualche modo vogliono dare, restituire qualcosa alla vita. La lista di famiglie che hanno bisogno di un aiuto è aggiornata costantemente dopo aver anni fa, fatto una seria ricerca avvalendoci di servizi sociali e altre associazioni anche di tipo ecclesiastico». 


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