Video. Sardine Nere in protesta a Napoli: permessi di soggiorno bloccati da anni


Il movimento delle Sardine Nere a Napoli non si ferma. Stamattina, dalle 9:30 in poi, il gruppo ha protestato di fronte alla Questura Immigrazione di Napoli. I motivi, a quanto pare, sono legati ai tempi biblici che gli immigrati sono costretti ad attendere per accedere al permesso di soggiorno.

Le Sardine Nere non possono più stare in silenzio. La Questura Immigrazione di Napoli continua a tenere bloccate migliaia di vite negli abissi della burocrazia. Violazioni che non possiamo più accettare”. Questo il contenuto di un post pubblicato ieri sulla Pagina Facebook “Sardine Nere”.

La protesta delle Sardine Nere a Napoli è scattata a causa degli appuntamenti che superano gli 8 mesi per un rinnovo o una conversione. “La legge stabilisce che devono essere concessi entro 2 mesi, nel frattempo rimaniamo sprovvisti di documenti“.

“Come facciamo ad accedere ad un lavoro regolare? Come facciamo a continuare i nostri percorsi di formazione? Come facciamo ad accedere in maniera ordinaria al Sistema Sanitario Nazionale? Come facciamo a poterci muovere tranquillamente sul territorio nazionale? Non possiamo più vivere nel buio di questa società. Non possiamo più vivere nella continua paura di essere fermati e deportati in un CPR”.

La manifestazione delle Sardine Nere, cominciata alle 9:30, ha avuto un’eco formidabile e ha contato un gran numero di partecipanti. “Chiediamo che l’Ufficio Immigrazione di Napoli non faccia più abusi verso le persone che vengono a stare in questo paese. Ci sono tantissimi immigrati che sono qua da tanti anni, e la Questura continua a tenere bloccati i permessi di soggiorno“.

In altre parole, non si può vivere in una società che non sia discriminatoria se non si parte dai diritti dei migranti. La protesta ha portato persino a un incontro delle Sardine Nere con la responsabile dell’Ufficio Immigrazione. Secondo quanto si apprende, però, l’esito dell’incontro non è stato positivo.

La Questura continua a far finta di niente“, ci comunicano le Sardine. Ma le proteste non si fermeranno. “Noi oggi siamo qua perché vogliamo rivendicare i nostri diritti. Chiamiamo a raccolta tutti i solidali e gli anti-razzisti: le nostre vite non possono più aspettare“.

 

 


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