Prof. italiano in Cina da 18 anni: “Vi racconto come il Paese affronta il Coronavirus”


In Cina da 18 anni. Un amore verso questa Nazione ricca di storia e di cultura. Paolo Vincenzo Genovese è un professore ordinario di architettura che è partito dall’Italia per raggiungere una delle più prestigiose università cinesi e di tutta l’Asia: la Tianjin University. Tianjin è a 134 Km da Pechino, 1.170km da Wuhan. All’Università il professore insegna architettura ed è Foreign Expert dal lontano 2004.

Lo contattiamo per chiedergli quale sia la situazione in Cina in questo momento.

“Preciso che in questo momento non mi trovo in Cina, ma in Italia. Tuttavia sono quotidianamente in contatto con i miei colleghi cinesi e con i miei amici. E soprattutto ho creato un gruppo di discussione sulla popolare APP cinese WeChat (l’equivalente di Whatsapp o FaceBook) che include tutti gli studenti internazionali della mia scuola presenti in Cina o all’estero. Studenti italiani nella mia scuola in questo momento non ce ne sono e nemmeno professori italiani. Ho anche un gruppo di discussione con gli studenti internazionali che invece sono rimasti lì”.

Perché ha scelto di trasferirsi in Cina?

“Era un mio sogno fin da ragazzo. Amo questa nazione e amo il suo popolo. Mi hanno sempre dimostrato amicizia e affetto. Non mi hanno mai tradito. Ho fatto la scelta giusta e non me ne pento. Né penso di essere un cervello in fuga come si dice superficialmente. Infatti il mio lavoro consiste al contrario nell’intessere relazioni tra Italia e Cina. Quindi diciamo che sono forse più un tramite più che una persona che è scappata. Torno sempre in Italia e sono quotidianamente impegnato nel creare contatti tra i due paesi. Questo è quello che mi da più gioia. Se riuscissi a far conoscere agli italiani le bellezze della Cina e della sua cultura e ai cinesi la bellezza della nostra Nazione, allora avrò speso bene il mio tempo. Non è una fuga ma un ponte. E’ un mondo sorprendente, bellissimo e talvolta molto diverso dall’Italia, ed è per questo che a volte lo si vede con sospetto ingiustificato. Stare in Cina aiuta a imparare tantissime cose belle, come la tolleranza, la bontà, la gentilezza e anche ad essere più sottili nelle valutazioni. Alle mie lezioni ci sono studenti che provengono da tutto il mondo. Stiamo anche rafforzando le già solide cooperazioni con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, Roma La Sapienza, Napoli L’Orientale, oltre al Double Master Degree con l’Università di Sassari“.

In un certo senso questa epidemia ricorda la peste di Milano del 1630 raccontata nei ‘Promessi Sposi’. Da giorni, le persone sono rinchiuse nelle proprie abitazioni. Si tratta di un isolamento volontario o è stato imposto dal governo? 

“Una precisazione. La peste è causata da un batterio, mentre qui si tratta di un virus. Da notare inoltre, come ricorderete nel grande romanzo del Manzoni, che non ci sono untori.  Per la questione dell’isolamento, occorre mettere in evidenza che la questione è molto sottile e che potrebbe essere essere mal compresa dal pubblico italiano. All’inizio non ci fu nessun ordine tassativo da parte del governo, ma le persone usando il buon senso si sono isolate per evitare il contagio. Solo successivamente ci sono state delle direttive da parte degli esperti per rafforzare l’idea che isolarsi era un elemento di grande efficacia contro la diffusione del virus. Del resto chiunque ricordi i “Promessi sposi” del Manzoni sa benissimo quel che voglio dire. Ora invece il governo ha dato disposizioni molto cautelative a riguardo e che stanno funzionando”.

Che disposizioni sono state date per evitare il contagio?

“Molti amici escono ma lo fanno con le dovute cautele, ma tutti sanno che è estremamente rischioso. E a rischiare non ci si guadagna nulla. Alcune persone che conosco fanno passeggiate nei parchi, ma molto raramente e senza mai incontrare persone. Più che altro molti negozi sono chiusi, lo stesso vale per molti bar e ristoranti e pertanto non ha senso uscire”.

L’intera Cina in questo momento è come se stesse in quarantena.

“La ragione principale è che si tratta di un nuovo tipo di virus di cui non si conosce la cura anche se ci sono speranze di trovare presto una cura grazie anche al team di medici italiani. Il virus sembra avere un’incubazione che va dai 2 ai 14 giorni senza che vi siano sintomi o segni di infezione. Per questo motivo è saggio e persino doveroso rimanere in quarantena. Strategia che, fin dai tempi remotissimi, è un mezzo efficacissimo per evitare la diffusione del contagio. In particolare in questo caso ad aumentare la diffusione del virus ci ha pensato il capodanno cinese dove molte persone viaggiano per diversi motivi. Io posso affermare con sicurezza che grazie alle misure messe in atto dal governo cinese, grazie al buon comportamento della popolazione cinese, molto rispettosa, e al lavoro ininterrotto di tutti i funzionari, questa quarantena apporterà sicuramente grandi benefici. Non si tratta quindi di un imposizione, ma di semplice buon senso.
Tali misure si sono dimostrate molto efficaci ai tempi della SARS. E i benefici sono stati un vantaggio per tutto il mondo. La quarantena ha funzionato benissimo. Il Direttore della China Center for Disease Control and Prevention, Doctor Gao Fu ha detto una frase significativa: “Proteggere te stesso significa proteggere la tua famiglia; proteggere la tua famiglia significa proteggere la Nazione intera”. I cinesi hanno molta fiducia nello Stato, amano la propria Nazione e questo amor di Patria penso che sia un sentimento doveroso per tutti. Anche noi italiani dovremmo rispettare di più le autorità dello Stato e la nostra amata Italia”.

Che notizie vengono diffuse dai Media locali?

“Quello che raccontano i media locali sono comunque di dominio pubblico e visibili grazie ad internet. Si tratta il problema del coronavirus con gravità, ma sopratutto con maturità e fermezza. Il panico non esiste. Tutti ragionano a mente fredda. Ci sono stati dei comunicati fasulli ma che sono facilmente riconoscibili e fatti intenzionalmente per creare il panico. Questi sono illegali a livello mondiale. Sono una vergogna. Una cosa posso dire con certezza. Ci sono una serie di media locali, sia in internet che attraverso televisione e blog, che incitano la popolazione a resistere e ad avere fiducia. Noi della Tianjin University facciamo sempre supporto agli studenti internazionali per aver fiducia e per rispettare le regole a beneficio loro e di tutti.
I media trasmettono atti di volontariato, di dottori e infermiere che da diversi Ospedali della Cina vanno spontaneamente e con sacrificio a Wuhan per aiutare, e lo fanno a rischio della loro vita. Essi sono veri e propri eroi. E questo che i media cinesi propongono e io penso che sia una cosa ottima e di grande beneficio. Quindi chiedo a tutti di non focalizzarsi solo sugli aspetti negativi, e peggio che peggio sulle teorie del complotto che sono scritte da paranoici per altri paranoici con chiari intenti terroristici”.

Come si sta affrontando l’emergenza coronavirus in Cina?

“L’emergenza viene affrontata con fermezza, con grande sangue freddo e forza dal Governo Cinese. I mezzi che sono stati spiegati sono imponenti e altamente cautelativi. Dopo lo scoppio della epidemia di conoravirus, il Governo Cinese ha adottato le linee più vigorose e rigide per la prevenzione ed il controllo in modo assai responsabile per la Cina stessa e per la comunità internazionale. Viene misurata la temperatura a tutti negli aeroporti e c’è massima allerta per limitare la diffusione. Penso che sia uno strumento ottimo che funziona molto bene. Non ho che da elogiare il governo cinese per le misure che sono state prese. Le misure di quarantena è forse la strategia più efficace contro questo tipo di malattie. Per definizione, l’isolamento di una malattia di cui non si conosce la cura risolve il problema. Il virus se non si trasmette viene debellato dopo 14 giorni. Dal punto di vista scientifico sono ad altissimi livelli. Ci sono esperti cinesi e internazionali che stanno lavorando alacremente giorno e notte. Devo testimoniare la grandissima professionalità dei medici cinesi, poiché vivendo in Cina spesso mi hanno salvato la vita. Hanno una devozione per il loro lavoro, una competenza, una bravura che mi impressiona. Mi fido moltissimo di loro. Quindi alcune buffonate che si leggono sui blog e su internet di esperti improvvisati che mettono tali misure di quarantena sotto una luce negativa, oppure altre idiozie relative a virus creati e poi sfuggiti al controllo, esprimono solo l’ignoranza di costoro”.

In Cina si registrano anche delle eccellenze. Come l’Ospedale costruito in pochissimi giorni.

“E’ vero. E’ stato qualcosa di impressionante. Ci sono video online che dimostrano l’organizzazione della Cina in caso di emergenza. Mi ricorda come venne gestita la tragedia del terremoto del 2008 nel Sichuan. Una vigoria, una forza! Ho visitato personalmente i luoghi della devastazione e vidi una dedizione del governo, dei militari, delle persone comuni che mi ha commosso. Si mossero da subito e fecero veramente miracoli. Adesso le cose non sono da meno. Ho visto dei siti internet dove la costruzione era monitorata in tempo reale. In poco più di una settimana tutto era pronto. Questo deriva dalla grandissima capacità ed esperienza dei cinesi in ambito di costruzioni e su tale aspetto posso dare la mia testimonianza diretta in quanto Professore di architettura e architetto professionista”.

Lei si occupa anche di case ecosostenibili. Che apporto può dare l’Italia a una nazione che ha nello smog un nemico?

“La Cina è una delle nazioni al mondo che sta investendo di più nell’ambito delle energie rinnovabili, proprio per risolvere il problema dell’inquinamento. Ho scritto molto a tal riguardo come studioso e ancora di più verrà presto pubblicato. Quest’anno dovrebbe uscire un volume di circa 400.000 parole cinesi su tale argomento. Purtroppo è solo in Cinese. Su tale questione vorrei essere molto chiaro. Non è che la Cina è inquinata per colpa del governo o della popolazione. E’ che la Cina è la fabbrica del mondo e il problema dell’inquinamento è generato da questa vergognosa tendenza contemporanea al consumismo che genera degrado ambientale. Le multinazionali e una certa economia contemporanea sono da condannare. E’ il “business as usual” il problema”.

I voli da per la Cina in questo momento sono sospesi. Ci ritornerà?

“Ritornerò appena possibile. La mia vita è in Cina. Mi rammarico di non poter essere lì ora ad aiutare di più, ma non potrei davvero fare nulla perché non sono un dottore o un infermiere. Ma sto facendo di tutto per aiutare i miei colleghi, i miei studenti, i miei amici e la Nazione Cinese tutta dall’Italia, per quel poco che posso fare. Ma lo faccio! Ma una cosa la posso dire con massima chiarezza: appena potrò ritornerò con la massima urgenza. La mia università, i miei colleghi, i miei studenti, hanno bisogno di me e io ci sarò!”.

 


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