Napoli regina della creatività urbana: al Suor Orsola nasce il primo centro studi italiano


Da San Gennaro a Kobe Bryant. Passando per le immagini di Totò alla Sanità e il Parco dei Murales a Ponticelli. Napoli è ormai piena di creazioni artistiche su strade e palazzi. La città partenopea è al centro della street art e dei murales.

Per questo all’Università Suor Orsola Benincasa nasce il primo ‘Centro Studi italiano sulla Creatività Urbana’. Il progetto è frutto dell’intesa tra l’Università e INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e vedrà nell’antico claustro della cittadella monastica la nuova sede di “Inopinatum”. Inopinatum è l’unico Centro di Ricerca accademico in Italia specificamente dedicato alla creatività urbana. Il termine sta per “imprevista impertinenza”, una delle caratteristiche principali della street art che rientra nella più ampia creatività urbana.

Come spiegato da Luca Borriello, direttore ricerca di INWARD e coordinatore scientifico di Inopinatum:

“Napoli si sta affermando da anni come la città italiana pioniera nelle dinamiche della street art e siccome l’affascinante complessità della creatività urbana si offre alla migliore lettura ed interpretazione solo attraverso una lente interdisciplinare, abbiamo trovato l’habitat più fertile per la stabilizzazione di un serio lavoro di ricerca proprio al Suor Orsola, dove si intersecheranno, negli svariati progetti scientifici a venire, le competenze e le esperienze di ben tre Dipartimenti”.

Inward si è anche occupata del Parco dei Murales a Ponticelli di Napoli. Un progetto di riqualificazione urbana attraverso 8 murales.

Il sociologo Davide Borrelli, il giurista Lucilla Gatt e l’artista digitale Franz Cerami, saranno i delegati dei tre diversi Dipartimenti del Suor Orsola (il Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione, il Dipartimento di Scienze giuridiche e il Dipartimento di Scienze umanistiche) al lavoro di Inopinatum.

Tra le varie attività di Inopinatum ci saranno la progettazione e lo svolgimento di azioni sperimentali, che coinvolgano, anzitutto, gli ambiti di conservazione e restauro, di marketing e comunicazione, storia, critica e mercati dell’arte. E ancora amministrazione pubblica ed impresa privata, organizzazione di eventi e consumi culturali, diritto d’autore, riproducibilità commerciale, effetti e incidenze sociali dell’arte urbana su territori e comunità, informazione, formazione e consulenza a beneficio di enti, imprese ed organizzazioni.


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