Ritrovato il dipinto trafugato 29 anni fa a una chiesa di Acerra


Buone notizie in campo di arte sacra. È stata ritrovata una parte del dipinto che nel 1991 venne trafugato nella chiesa del Santissimo Purgatorio di Acerra. Il dipinto in questione, di autore ignoto, è la La resurrezione di Cristo.
Mercoledì 19 febbraio 2020, alle ore 18:30, ad Acerra (NA), nella Chiesa del Santissimo Purgatorio, con la presenza del Vescovo della Diocesi S.E. Mons. Antonio Di Donna, del Sindaco Raffaele Lettieri e del Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, Maggiore Giampaolo Brasili, si svolgerà la cerimonia di riconsegna di una parte del dipinto, che è anche la più significativa da un punto di vista iconografico.

Il tutto è partito da una denuncia per furto, presentata da un antiquario napoletano, di diverse opere d’arte in suo possesso e conservate all’interno del magazzino.
Tale denuncia era semplicemente un escamotage, costruito dallo stesso antiquario, per riprendere possesso dei beni dallo stesso posti in commercio.

Nella casa dell’antiquario sono state rinvenute opere d’arte da lui stesso inserite in denuncia, i riscontri investigativi hanno consentito di sequestrare tantissime opere provenienti da 12 furti avvenuti in tutta Italia in danno di private abitazioni e di istituti di culto.
Oltre alle opere di antiquariato, durante il corso delle indagini, sono stati anche sequestrati più di 4000 reperti archeologici tra monete e vasi.

La restituzione del dipinto, dunque, assume anche un valore di rivalsa che va a contrapporsi agli atti di delinquenza.
Sulla Pagina Facebook Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Carsoli AQ spunta un post in cui viene annunciato il fatto:
“La restituzione odierna avvalora l’importanza dell’opera di sensibilizzazione che le articolazioni di questo Comando quotidianamente

compiono con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai Parroci, della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata da questo Comando nel 2014 unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana: la pubblicazione, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di

catalogazione e censimento dei beni che le Diocesi, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale. A conferma di tale importante attività di inventariazione l’opera in questione era altresì censita nella Banca Dati “CRBC Campania” (che individua tutte le opere della Regione Campania), con un’immagine fotografica che ha ulteriormente agevolato l’attività di riscontro”.


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