Coronavirus. 150 ristoranti chiudono a Napoli: “Decisione sofferta ma necessaria”


Coronavirus.#Napolisiferma. Questa emergenza ha spinto tante attività di ristorazione alla chiusura in seguito all’aggravarsi dell’emergenza nazionale e in risposta al Dpcm dell’8 marzo 2020 A partire da domani 11 marzo oltre 15o esercizi chiuderanno le loro porte nel rispetto delle direttive imposte dal governo. Uniti nel nome di “Unione dei Brand Ristorazione Napoletana” sono pronti a fronteggiare questa emergenza.

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Ecco le loro parole al Il Mattino: “Una decisione sofferta ma necessaria, presa per il bene della collettività e per dare una risposta ferma e chiara in questo momento di grande confusione e preoccupazione. Abbiamo rispettato fino ad oggi il decreto legge della Regione Campania osservando con scrupolosità e impegno tutte le normative indicate. L’unica strada per rallentare il contagio e scongiurare il peggio è ridurre, se non evitare, i contatti sociali. E noi vogliamo fare la nostra parte! Abbiamo il dovere di anteporre la salute di tutti, dei nostri collaboratori e dei clienti, alle logiche del profitto. Vogliamo essere d’esempio per altri colleghi e di sostegno al difficile lavoro che stanno facendo le istituzioni. Siamo chiamati tutti a comportamenti di responsabilità e coscienza civica. Solo uniti si potrà vincerà questa battaglia ci auguriamo che tanti altri colleghi si uniscano a noi. #napolisiferma per il bene vostro, per il bene nostro per il bene di tutti”.

Le perdite stimate sarebbero di 25 milioni di euro solo per un fine settimana, diminuzione del fatturato pari all’80%, numeri da capogiro, tanti i titolari preoccupati.

Sentiamo le parole di Massimo Di Porzio, presidente Fipe-Confcommercio Napoli: “Ho deciso di lasciare aperto il mio ristorante perché credo nella funzione sociale e di servizio dei locali pubblici Napoli. Le persone non devono avere paura. Resteremo aperti fino a quando non ci sarà un’ordinanza di chiusura ma, preciso, rispettando tutte le norme di sicurezza, dalla distanza tra i tavoli alle norme igieniche. Nel frattempo ci attrezziamo per le consegne a domicilio”.

Tantissimi sono i ristoranti che hanno optato per le consegne a domicilio proprio per scongiurare al massimo le uscite dalle proprie case. Gino Sorbillo e l’Antica Pizzeria Da Michele a Forcella si uniranno insieme per fronteggiare tutte le richieste di asporto.

Di seguito la lista dei ristoranti che, coscienziosamente, hanno deciso di mettere al primo posto la salute e l’incolumità dei cittadini: Coco Loco- Gruppo J Contemporary Japanese Restaurant – Crudo Re – Gruppo Muu Muuzzarella – Jap One-Otoro 81 – 12 Morsi – Salumeria Alcolica – Concettina ai Tre Santi – Mammina Pizzeria e Cucina Genuina – Cantine Social – Urubamba – Riserva -RoofTop – Fish Bar.1000 Gurmet – Braceria Pastore – Gran Fuoco – Fioreria Caffe – Piadina Ailò – Otoro Lab – Re di Napoli – Fiore Bianco – LoveFor nu Cafe – Orange – Box Burger – Kiss Kiss Bang Bang – Tender – Gran Caffe Cimmino – Tabi-Metis – Ciro Pellone – Regina Margherita – La Cantina di Triunfo – Antica Latteria – Giappo Chiaia – Pizzeria Michele via Martucci – Vivi & Share – Pizzaria Ciro Cascella – Sakurajima – Borgo Antico – Rol-Casa a tre Pizzi – Octo – Eccelenze Campane Mare via Partenope – The GinClub – Salumeria Alcolica – B – Factory Meat Exsperience – Le Bar -Desio – Pizzeria Enrico Porzio – Antonio La Trippa – Il Basilico – Sushi & Co – Drogheria Bellavista – Osteria del Mare – Zenith – Gruppo Blackwood – Molo17 – Sorbillo – Vanilla Caffè – Pupella – La Frescheria – Vinarium – Konoha sushi – Ciro Poppella.


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