“In questo momento c’è la sperimentazione, poco fa sul sito dell’Aifa è stato riportato anche il bollettino dove si dice che è stato completato l’arruolamento dello studio prospettico fase 2, 330 pazienti e si sono iscritti 464 ospedali, 209 hanno inserito per lo meno un paziente. In questo momento continua anche lo studio prospettico. Quello che posso dire è che prima dello studio l’azienda che produce il Toci, ne aveva distribuiti più di mille trattamenti, e comunque continua la distribuzione. Possiamo dire che sono centinaia adesso i pazienti trattati.
Quello che abbiamo visto da oncologi che utilizzavano l’immunoterapia è che alcuni effetti collaterali di questa immunoterapia sono molto simili ai processi che avvengono nel Covid-19. Di qui questa idea: l’artrite reumatoide è una malattia autoimmunitaria, quindi da qui viene l’idea. In questo momento aspettiamo i dati della sperimentazione che sono gli unici che con rigore scientifico ci dicono se funziona o meno“. L’arrivo dei dati è previsto non prima di 4 settimane quindi si dovrà attendere ancore un po’ prima di sapere con certezza se il farmaco tocilizumab funziona oppure no.