Coronavirus, non solo polmoni: attacca anche cuore e cervello. I sintomi


Coronavirus. Uno studio dal titolo “Neuroinfection may contribute to pathophysiology and clinical manifestations of COVID‐19”, pubblicato il 29 marzo e apparso sul sito di Acta Physiologica l’11 aprile, mette in luce il terribile virus che ci ha presi di mira senza pietà non colpisca solo i polmoni ma anche il cuore e il cervello. È stato condotto da Luca Steardo, Luca Steardo Jr., Robert Zorec e Alexei Verkhratsky.

Il professor Luca Steardo, nato il 4 marzo 1947 a Cercola, in provincia di Napoli, si è laureato in Medicina nel 1973 alla Federico II di Napoli, specializzandosi nel ’73 in Neurologia sempre alla Federico II. Nel 1981 si è specializzato in Farmacologia Clinica all’università di Bari. Oggi insegna presso l’Università Giustino Fortunato di Benevento e presso La Sapienza di Roma.

Così si legge tra le conclusioni dello studio:

“I coronavirus sono neurotropici e la SARS‐CoV‐2 molto probabilmente non fa eccezione; i coronavirus possono entrare nel sistema nervoso centrale attraverso diverse vie, in particolare attraverso l’inoculazione intranasale e attraverso i nervi periferici che utilizzano vie trans-sinaptiche […] I coronavirus infettano prevalentemente i neuroni nel tronco encefalico nei nuclei associati al controllo cardio-respiratorio; lesioni a queste aree possono esacerbare o addirittura portare a insufficienza respiratoria”.

Secondo lo studio di alcuni casi clinici registrati in Italia e nel mondo, ictus, delirio e convulsioni sarebbero i problemi neurologici comparsi. Mentre a livello cardiaco, l’infarto potrebbe essere un sintomo del Covid-19. Questo infatti può portare ad una miocardite, una forte infiammazione che danneggia il cuore come in un infarto, anche se non c’è ischemia.

Al momento tali manifestazioni sono meno conosciute ma non meno temute. Nelle ultime settimane ormai vige il panico e pensare che questo virus possa colpire altri organi non fa altro che aumentare l’angoscia. Tra gli organi più colpiti anche i reni, il fegato, lo stomaco e il pancreas.

Le cause secondo le quali  il coronavirus SARS-CoV-2 può colpire anche altri organi potrebbe essere ricondotto al fatto che il recettore ACE2 delle cellule umane cui si lega la proteina S (Spike) del patogeno è presente in un gran numero di tessuti. Il recettore ACE2 è ben presente nel tratto respiratorio, ma lo si trova diffusamente anche nel tratto digerente, sulla superficie del cuore e in molti altri reparti dell’organismo.

Il virus, entrato e diffusosi nel corpo, potrebbe avere così via libera a più organi e determinare danni sparsi.


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