La morte di Ciro Esposito e la proposta del Prefetto di Roma


In tanti stanno chiedendo le dimissioni del Prefetto di Roma dopo la morte di Ciro Esposito, tornato ieri a Napoli tra la commozione del popolo napoletano. Tante le sciarpette azzurre riposte sulla sua bara. Giuseppe Pecoraro, forse, non si sente minimamente in colpa per quanto accaduto quel maledettissimo pomeriggio di maggio, quando alcuni esponenti del tifo romanista organizzarono gli agguati nei confronti dei napoletani.

C’era rivalità tra le tifoserie, c’erano stati episodi in passato che avrebbero dovuto mettere in guardia le forze dell’ordine. E invece poco o nulla è stato fatto per evitare quanto di brutto è poi accaduto a pochi passi dallo stadio Olimpico.

Il Prefetto di Roma, all’indomani della morte di Ciro, lancia la sua proposta: “Organizziamo un’amichevole, una partita della pace tra Roma e Napoli per ristabilire regole di civiltà e non dimenticare quanto accaduto a Ciro Esposito“.

Proposta che al momento sembra piuttosto inapplicabile. L’odio tra le tifoserie è cresciuto a dismisura e un incontro potrebbe solamente mettere in vetrina sentimenti che poco hanno a che fare con la solidarietà e l’amicizia.

Per il prossimo futuro è facile ipotizzare divieti di trasferta per le tifoserie di Roma e Napoli quando per ragioni di calendario saranno obbligate a guardarsi negli occhi. Ma lo faranno presumibilmente soltanto i calciatori. I tifosi ospiti se ne rimarranno a casa.

 


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