Il San Carlo ricomincia da Palazzo Reale e dal Plebiscito. In estate Aida, Carmen e La Traviata


Stéphane Lissner, sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere del Mezzogiorno dove spiega i punti principali e le idee per la ripresa delle attività. Ripresa che non avverrà all’interno, ma all’esterno, con ben tre opere liriche a luglio in piazza del Plebiscito: Aida, Carmen e La Traviata.

Stiamo studiando i modi e i tempi per ripartire. Ho appena terminato una riunione su Zoom. Il decreto di Conte ci ha dato grande entusiasmo ma le difficoltà sono tante. Al primo posto ci sarà la sicurezza. Il distanziamento di un metro può essere attuato per le poltrone, e la capienza dei palchi si può ridurre da otto a quattro persone.

Inoltre ci saranno termoscanner per pubblico e personale. Poi distribuiremo mascherine a chi non le ha. Il teatro per decreto potrà contenere soltanto duecento persone, compresi artisti e maestranze e con questi grandi spazi non ci saranno problemi a dividere il pubblico e creare distanze di sicurezza con il palcoscenico“.

Per gli attori, musicisti e altri artisti discorso diverso “Ovviamente gli ingressi verranno graduati e i camerini contingentati. Per i violinisti e gli archi non dovrebbero esserci problemi, per i fiati bisogna vedere“.

La ripartenza – come detto in precedenza – sarà effettuata all’aperto e non all’interno del teatro: “Ci sono gli spazi all’aperto. Abbiamo già un accordo di principio con il soprintendente di Palazzo Reale per l’utilizzo del Cortile d’onore e di piazza del Plebiscito. E appena ci saranno i via libera del presidente De Luca e del sindaco de Magistris partiremo con i sopralluoghi per capire come sistemare il palco, l’orchestra e il pubblico. L’aiuto di Regione e Comune è fondamentale“.

Infatti uno degli obbiettivi dichiarati di De Luca per far ripartire l’economia della Regione, oltre al turimmo, è lo spettacolo, con iniziative di teatri e cinema.

Il sovrintendente poi si sofferma sulle opere che saranno messe in scena: “Inizierei da quelle che sono state congelate proprio per far recuperare agli artisti parte dei compensi sui contratti annullati, quindi l’Aida e la Carmen. E poi sicuramente La Traviata.

Per l’Aida abbiamo pensato a tre repliche perché la prima verrà messa in scena unicamente e in maniera gratuita per infermieri, medici e tutto il personale sanitario che ha lottato contro il Coronavirus. Poi due spettacoli, come per Carmen e La Traviata aperti al pubblico e agli abbonati. Il decreto ci dà la possibilità di accogliere all’aperto mille persone.

Anche qui ci saranno termoscanner e mascherine e il nostro personale vigilerà sulle distanze. Inoltre abbiamo già una pre intesa con la Regione Campania per portare in decentramento concerti e opere liriche, sempre in forma concertante, in siti prestigiosi come Paestum, Pompei, Ravello“.

L’obbiettivo è anche quello di portare l’opera nel mondo e nei quartieri difficili di Napoli: “Stiamo anche mettendo a punto con la Tim e l’ex ministro Nicolais una piattaforma digitale per portare la grande musica su schermi nei quartieri a rischio come Forcella o Scampia e nei cinema internazionali, da New York a Vienna. Nel primo caso speriamo di avvicinare i napoletani all’opera, nel secondo caso porteremo il San Carlo nel mondo e sarà un grande biglietto da visita per Napoli“.

Per quanto riguarda la stagione al chiuso: “Vediamo le cose come vanno. Se l’opera in piazza andrà bene si potrà anche pensare ad allargare l’esperienza a settembre quando il tempo a Napoli è ancora bello. Per il resto posso dire che ho messo a punto la stagione 2021-2022 e che al San Carlo arriveranno tutti i più grandi cantanti. La prima, ad inizio del ’21, sarà Anna Netrebko con l’Aida, è la prima volta che viene a Napoli” conclude il sovrintendente.


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