Il giornale ‘La Verità’ contro De Luca: “Dietro al suo show, errori e tagli alla sanità”


Ironico e concreto. Vincenzo De Luca è uno dei governatori d’Italia più apprezzati. Lo dicono i sondaggi e anche i continui attestati di stima che arrivano dal nostro paese e dall’estero (vedi Naomi Campbell). La Campania è riuscita a contenere l’emergenza coronavirus grazie anche al pugno duro del presidente della Regione.

Ordinanze più restrittive di quelle del governo nazionale e frasi ad affetto (come quella sui lanciafiamme alle feste di laurea) hanno contribuito a non far diffondere il covid-19 in Campania. Ma c’è anche un lato oscuro, un’altra faccia mostrata del governatore che viene sottolineata da alcuni giornali. In questi mesi infatti non è stato possibile porre delle domande a De Luca che ha parlato solo in videoconferenza senza la possibilità di incontri con la stampa. E allora ecco due pagine su ‘La Verità’, quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, che analizzano questi mesi puntando sui tagli e gli errori commessi.

Si parte dal titolo d’apertura:

“Il Lato oscuro del De Luca show. Aveva il record negativo di letti in terapia intensiva. Ha promesso di raddoppiarli e non l’ha fatto. Spende oltre 400 milioni per chi si cura al Nord. Ha regalato mascherine senza omologazione”.

Poi continua con alcuni articoli in cui sono riprese le dichiarazioni del sindaco di Positano, Michele De Lucia:

“Regione chiusa. Così i turisti stanno lontani. Il governatore non fa altro che alimentare l’incertezza”. 

E quelle di Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, da sempre contro le posizioni di De Luca:

“E’ stato soltanto capace di tagliare. Per tre anni è stato commissario alla sanità e ci troviamo con liste d’attesa eterne e l’aspettativa di vita più bassa in Europa. Uno spreco gli ospedali prefabbricati anti-covid”.

Un attacco che viene rimarcato anche dal sommario alla voce ‘processi’:

“De Luca è finito in varie indagini: 2 volte archiviate, una prescritto, 4 assolto. Ha una condanna in primo grado per diffamazione e un fascicolo ancora aperto”.

Articoli che comunque riguardano più il suo operato pre emergenza (e non in processi in corso per la gestione del coronavirus) e che sembrano solo un modo per screditare una Regione che ha stupito tutti.

 


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