Lavoratori dello spettacolo in piazza: minacciano lo stato di agitazione permanente


Napoli– Durante la giornata di domani, sabato 30 maggio, le lavoratrici ed i lavoratori dello spettacolo scenderanno nuovamente in piazza. Se non ci saranno risposte neanche questa volta proclameranno lo stato di agitazione permanente.

Fanno sul serio i lavoratori legati al mondo dello spettacolo, una delle categorie messe più in ginocchio dal Coronavirus. Il 19 maggio avevano presentato il Documento Emergenza alle Istituzioni, chiedendo espressamente di essere ricevuti con urgenza entro il 30 maggio.

I lavoratori premono su due punti in particolare:

  • Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori, e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di ministeri e INPS.
  • Un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità: salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico; protocolli di sicurezza; finanziamenti pubblici; strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.

Queste le parole degli organizzatori su Facebook: “Qualora non ricevessimo risposta, preannunciamo la proclamazione di uno stato di agitazione permanente. Con manifestazioni unitarie nelle principali piazze italiane. Fino allo sciopero di tutto il comparto e di tutte le azioni che riterremo più opportune.

Partecipare all’evento vuol dire partecipare in forma simbolica ad una grande mobilitazione nazionale per la cultura, per ribadire tutte e tutti insieme che nei processi di ricostruzione il ruolo della cultura è sempre stato fondamentale.

La Cultura è un bene comune, vogliamo ribadirlo in questa grande manifestazione di piazza virtuale, pronti, quando sarà possibile, a scendere tutte e tutti insieme in una grande piazza nazionale.”

La data del 30 maggio scoccherà domani. Saranno tutti in piazza del Plebiscito a protestare a partire dalle 4 del pomeriggio.

 


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