De Luca su Mondragone: “Contagi in una palazzina con italiani abusivi e 4 con rom e bulgari”


Consueta conferenza del venerdì pomeriggio con il governatore Vincenzo De Luca che aggiorna sui casi e sui provvedimenti presi in Regione Campania per contrastare l’emergenza coronavirus. A preoccupare è la situazione di Mondragone che vede a ieri 43 contagi su oltre 700 tamponi effettuati. In arrivo l’esercito ma il presidente della Campania ha annunciato anche la possibilità di chiudere l’intera aerea.

Queste le sue parole:

“E’ stata una settimana che ha registro un problema delicato, Mondragone. Chiariamo cosa è successo e cosa stiamo facendo per spegnere il focolaio. Le immagini che abbiamo visto fanno capire quello che ho detto per mesi, il problema dell’epidemia in Campania è terribile. E’ anche quelle cose che abbiamo visto in termine di degrado urbano, tensioni sociali. Oggi la Campania è a contagio zero al netto del focolaio di Mondragone. Nelle prossime settimane dovremmo cercare noi i contagi, area sociale, territorio per territorio con tamponi di massa. La Campania non è interessata a coprire i problemi ma risolverli, un’operazione verità. A Mondragone c’è una realtà ultra decennale, un problema che avrebbe dovuto riguardare e riguarda il ministro dell’interno, la questura, il comune, le forze dell’ordine. Per 10 anni si è fatto finta di non vedere che questo problema c’è. Oggi interveniamo in una situazione incancrenita da 10 anni e dove un po’ tutti hanno girato la testa dall’altra parte, ci sono fitti in nero e abbiamo trovato decine di persone ammassate quando siamo andati a fare i tamponi. I lavoratori hanno contratti regolari? Fanno gli stagionali in maniera legale? Abbiamo firmato anni fa un patto per la sicurezza rivolto a Castel Volturno, investito 23 milioni di euro per i problemi legati all’immigrazione. Oggi tra quelli che non hanno fatto nulla aprono anche la bocca”.

De Luca spiega come è partito il contagio:

“Una donna di nazionalità bulgara sabato scorso ha partorito a Sessa Arrunca. Ogni paziente prima di essere ricoverato viene sottoposto a tampone ed è risultata positiva, il bambino non contagiato. Ricostruendo i contatti troviamo un altro positivo bulgaro, scopriamo questo assembramento e lunedì metto in quarantena le 5 palazzine. Ci pareva eccessivo mettere tutta Mondragone anche perché sono in corso gli esami di stato, le attività balneari. Mentre facciamo questo lavoro nella notte tra lunedì e martedì ci viene detto che alcuni residenti sono scappati, per la verità 19 di etnia bulgara e rom. Martedì abbiamo fatto la ricerca dei 19 che erano andati nella Piala del Sele. Siamo riusciti a individuali e abbiamo fatto i tamponi a tutti e sono risultati negativi. Mercoledì parlo con ministro dell’interno e chiedo più forze dell’ordine anche per controlli di notte. La Regione fa le ordinanze, le forze dell’ordine sono competenza dei comuni. Sono fuggiti perché non ci sono stati controlli.

Giovedì richiamo il ministro e dico che le forze sono insufficienti e concordiamo 70 uomini a Mondragone e arrivano giovedì sera ma rimangono insufficienti. Questa messa in quarantena dovrà durare 15 giorni. Nel frattempo un po’ di tensione, si diffondono notizie falsi. Le fornitori alimentari sono stati differenziati tra cittadini bulgari e italiani. C’è lo stesso trattamento, altra idiozia che si prelevava il sangue. Solo una parte dei residenti delle 4 palazzine sono stagionali, buona parte sono di etnia rom che vivono (non so come) e che occupano appartamenti fittati da cittadini italiani. Qualcuno su queste cose ci vive e ci specula. Da ieri abbiamo un servizio adeguato, ma nessuno deve entrare e uscire da Mondragone. Saranno garantite le forniture alimentari e le medicine. Le regole si rispettano, una palazzina è occupata da italiani abusivi. Ho fatto contattare l’ambasciata bulgara nella giornata di ieri per dare informazioni quotidiani ai connazionali e garantisca che le persone rispettino le regole. Non si esce. Non c’è nessuna discriminazione ci rapportiamo agli esseri umani non alle nazionalità e alle bandiere. Abbiamo fatto 743 tamponi, 43 i positivi, 9 nelle palazzina senza tetto di italiani, il resto nelle palazzine bulgare-rom. Ricordo che è doveroso e obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto a Mondragone ed è vietato qualunque assembramento. L’obiettivo è spegnere il focolaio. Da questa mattina sono presenti due camper per fare i tamponi a tutti i cittadini dell’area circostante. Faremo 3/4 mila tamponi per capire se c’è stata diffusione di contagio. Dobbiamo spegnere questo focolaio perché la provincia di Caserta è una di quelle che ha retto meglio. Dateci fiducia. A Mondagrone abbiamo un caseificio a 500 metri che è il migliore, un litorale che consente la balneazione, abbiamo finito i lavori del depuratore di Cuma. Vi chiediamo di aiutarci, isolate chi vuole fare sciacallaggio, per fare che e nei confronti di chi, confrontiamoci sui problemi e spegnere il focolaio. Sono convinto che nel giro di pochi giorni faremo quanto fatto in altre parti della regione come Ariano Irpino dove abbiamo fatto 13 mila tamponi con prelievo di sangue e ringrazio i cittadini per la grande correttezza e spirito civico. Martedì abbiamo ricordato anche le persone decedute nel periodo covid nello stadio, con grande compostezza ami hanno accolto con amicizia. Punto al rilancio di quel territorio, grazie ad Ariano”.

 


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