Napoli, recuperati per il Welfare 7 milioni e mezzo. L’assessore Buonanno: “Per i cittadini giù fragili”


Dopo la decisione di ieri della Regione Campania di stanziare 5 milioni a favore delle donne vittime di violenza, un altro importante traguardo arriva ora per il welfare. Sono infatti stati stanziati quasi 7 milioni e mezzo per il terzo settore della città di Napoli.

Ad annunciarlo è l’Assessore alle politiche sociali e al lavoro, Monica Buonanno. Sono stati recuperati 7.488.292,00 milioni di euro. E’ stata infatti approvata la delibera di Giunta Comunale a firma dell’Assessore sul recupero di fondi in avanzo vincolato da parte del Comune del capoluogo partenopeo. Soldi che verranno immediatamente investiti per aiutare chi è più in difficoltà.

Queste le parole dell’assessore:

“Con un grande sforzo politico e amministrativo siamo riusciti a recuperare € 7.488.292,00 equivalenti a risorse e somme acquisite negli anni 2012, 2014, 2018 e 2019. Il risultato di oggi è il frutto di sei mesi di intenso lavoro con i Servizi del Welfare e della Programmazione Sociale: il nostro obiettivo prioritario è il pieno utilizzo delle risorse in questione, infatti con circa 2 milioni e mezzo di euro recuperati possiamo pagare gli assegni di cura finiti in arretrato; con circa altri 500mila euro daremo continuità all’assistenza per anziani e disabili; con oltre 600 mila euro finanzieremo i progetti per il “Dopo di Noi” e, infine, con le altre somme recuperate potremo dare continuità alle attività per bambini e adolescenti. Metaforicamente, è come aver aperto dei cassetti chiusi da tempo per trovarvi preziosi lasciati sul fondo e ormai dimenticati: è un risultato importante per le politiche sociali di un Comune in pre dissesto come quello partenopeo, perché significa dare ampio respiro a tutto il settore del welfare municipale dandogli continuità, efficacia ed efficienza.

Mettiamo immediatamente in circolo queste cifre per sostenere i cittadini più fragili della nostra città: non sprecare neanche un centesimo e dare risposta immediata alle richieste del territorio conferisce solidità all’azione amministrativa”.

Il Terzo settore con l’emergenza coronavirus è stato messo a dura prova, questi fondi sono quindi una boccata d’ossigeno fondamentale.


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