Coronavirus, il vaccino mRNA-1273 funziona: “Non sono stati identificati problemi di sicurezza”


L’emergenza Coronavirus, sin dall’inizio, ha dato il via alla sperimentazione di differenti potenziali vaccini. Diverse le aziende che si sono messe all’opera per trovare il vaccino per combattere il Covid-19, malattia respiratoria sviluppatasi alla fine nel 2019 e diffusasi a livello globale. Tra i canditati c’è il vaccino mRNA-1273, prodotto da Moderna.

E’ stato condotto uno studio, pubblicato su nejm.org, e condotto presso il Kaiser Permanente Washington Healt Research e l’Emory University School of Medicine di Atlanta, su 45 persone adulte tra i 18 e i 45 anni che si sono sottoposte a due vaccinazioni a distanza di 18 giorni in una dose di 25 ug, 100 ug o 250 ug. Dopo la prima vaccinazione le risposte anticorporali erano più elevate sui pazienti che avevano ricevuto una dose più elevata.

Dopo la seconda vaccinazione, riporta lo studio: “L’attività di neutralizzazione del siero è stata rilevata con due metodi in tutti i partecipanti valutati, con valori generalmente simili a quelli nella metà superiore della distribuzione di un pannello di campioni di siero convalescente di controllo“.

Tra le possibili controindicazioni si sono sviluppate affaticamento, brividi, mal di testa, mialgia e dolore nel sito di iniezione, ma gli eventi erano più comuni nella seconda che nella prima vaccinazione. Solo un paziente, sui 45 a cui è stato somministrato, ha manifestato febbre alta.

In conclusione, la sperimentazione con il vaccino mRNA-1273: “ha indotto risposte immunitarie anti-SARS-CoV-2 in tutti i partecipanti e non sono stati identificati problemi di sicurezza limitanti la sperimentazione“. I risultati emersi supportano il continuo sviluppo del vaccino che viene finanziato dall’Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive.


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