Comitato elettorale della Lega in un famoso negozio di cioccolateria napoletana: è polemica. Ma il locale era in fitto


In queste ore sta girando sui social una foto che immortala un comitato elettorale della Lega in una nota cioccolateria napoletana. Un vero oltraggio alla tradizione campana che ha spinto alcuni a far partire una campagna di boicottaggio dello storico marchio. Ma le cose sono diverse da come sembrano.

Questa mattina infatti alle 12.30 si è inaugurato il nuovo comitato elettorale di Maurizio Esposito, candidato con la Lega alle regionali in Campania. Come si legge sul suo profilo Facebook, ospiti nella nuova sede del Centro Direzionale, sono stati Stefano Caldoro e il Presidente di Campo Sud On. Marcello Taglialatela. Il locale è stato tappezzato di manifesti e locandine elettorali e come si vede dalla foto sui social era presente l’insegna ‘Gay Odin’.

Il negozio però era in affitto. L’antica cioccolateria infatti, come si legge anche nell’elenco dei punti vendita sul sito, non ha più la sede al centro direzionale dove però era rimasta l’insegna. La Lega ha così fittato il negozio ma si è dimenticata di togliere l’insegna come ammesso anche dal candidato Maurizio Esposito, a cui abbiamo apertamente chiesto cosa fosse successo:

“E’ un locale in fitto per questo breve periodo. Nella fretta di allestire per la venuta del candidato presidente Caldoro, ci so è dimenticati di coprire la scritta”.

Insegna che poi è stata prontamente coperta. La cioccolateria quindi è estranea alla politica. Immediata la replica.

“É doverosa una precisazione, da parte nostra, in merito a una foto scattata oggi presso il Centro Direzionale di Napoli e che (ahinoi) ben presto è divenuta virale. Si tratta di un punto vendita non più attivo da qualche mese, che in un secondo momento è stato fittato a terzi. L’insegna non era stata ancora eliminata e da qui il motivo del fraintendimento che ha associato il nostro brand a dimensioni e contesti che non ci appartengono.
Abbiamo provveduto immediatamente a richiedere la copertura dell’insegna e ritenuto giusto condividere con voi le ragioni di un’interpretazione fallace che, sui social, ha trovato un’eco vasta e veloce. Ringraziamo, però, le numerose segnalazioni dei nostri clienti, i quali ancora una volta hanno dimostrato di esserci vicini anche in un momento come questo”. 

É doverosa una precisazione, da parte nostra, in merito a una foto scattata oggi presso il Centro Direzionale di Napoli…

Pubblicato da Gay Odin su Martedì 8 settembre 2020

Nessuna presa di posizione politica ma solo una svista che in molti sui social riconoscono.

“In buona fede non mi sono accorto che di gay odin era rimasta solo l’insegna e il negozio affittato come sede per la campagna elettorale. Mi scuso con i miei contatti e con l’azienda in questione”. 

In buona fede non mi sono accorto che di gay odin era rimasta solo l’insegna e il negozio affittato come sede per la campagna elettorale. Mi scuso con i miei contatti e con l’azienda in questione

Pubblicato da Tommy Pelliccia su Martedì 8 settembre 2020

 

 

 


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