Metro di Piazza Municipio, ecco le modifiche. Ma sarà sempre meravigliosa…


Questione di pochi mesi e si concluderà lo scavo archeologico urbano più ampio d’Europa degli ultimi 50 anni. Ad assicurarlo è stato uno dei protagonisti, Antonello De Risi, ingegnere e direttore tecnico per le progettazioni delle opere civili, che ha trascorso 35 anni a progettare la metropolitana di Napoli.

L’ingegnere illustra oggi le ultime novità del cantiere di piazza Municipio che a lavori conclusi, ospiterà la stazione della metropolitana della linea 1 e quella della linea 6. A Natale ci sarà l’inaugurazione della  piazza superiore dinnanzi Palazzo San Giacomo dove sarà collocata la fontana che oggi si trova in via Medina. Successivamente saranno aperte un’uscita del metrò in via Medina e di un’uscita provvisoria davanti all’ “Hotel de Londres”, un’uscita in via Depretis ed una nel porto e sarà collocata un’ascensore che dall’arco del Maschio Angioino condurrà nel metrò attraverso la zona archeologica. Completando la piazza con le stazioni e con la pedonalizzazione. 

Il progetto ha inseguito la storia – racconta De Risi – i cosiddetti “impedimenti”, ossia i ritrovamenti, sono stati trasformati in occasioni per contaminare la parte storica e quella moderna. L’arte, l’archeologia e l’architettura hanno trasformato un’opera di ingegneria. La vocazione di piazza Municipio è e sarà quella di collegare la città al mare, si creerà quindi una sorta di cannocchiale dalla Stazione Marittima a San Martino“. Infatti chi arriverà dal mare vedrà una vasta area pedonalizzata con al centro una feritoia con un lucernario. Al di sotto della piazza, da un lato ci saranno le scale mobili, dall’altro i locali tecnici e, accanto, un corridoio di 10 metri per 150 che servirà a mostrare i reperti archeologici, oggi, custoditi in 5 depositi di Piscinola tra cui il ponte levatoio del castello angioino.

Maschio

Progetto della zona del Maschio Angioino

Incerta è l’esposizione delle due navi di epoca romana, ancora da restaurare, mentre sarà visitabile la banchina con l’area termale rinvenuta nel cantiere della linea 6; il muro vicereale ritrovato, invece, farà da quinta alla stazione al di sotto dell’area museale ed il torrione dell’Incoronata occuperà la parte verso palazzo San Giacomo. 

Si continuerà, inoltre, a lavorare anche in piazza Garibaldi dove saranno apportate modifiche per evitare l’allagamento della stazione nei giorni di pioggia, con l’applicazione di un grigliato e con la chiusura del lucernario. 


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