Ferdinando e Salvatore Vesi: “La superficialità di nostro fratello non merita scuse, solo compassione”


Ferdinando e Salvatore Vesi intervengono sulla questione che ha visto coinvolto Giuseppe, loro fratello al centro delle polemiche per aver sputtanato la città di Napoli.

In un video, infatti, Giuseppe Vesi aveva avanzato un confronto tra Napoli e Milano: quest’ultima, a sua detta, la sola a permettergli di camminare con un “Rolec” (intendeva Rolex, ndr) sul braccio senza rischiare di vederselo mozzato. Dimentico del fatto che è stata la sede milanese della sua pizzeria a subire ben tre furti in soli sei mesi, non quella napoletana. Di qui, la bufera scoppiata sui social e le scuse del diretto interessato.

I fratelli Vesi replicano nel modo seguente: “Buonasera, mi chiamo Ferdinando. Io e mio fratello Salvatore viviamo a Napoli e siamo i proprietari delle pizzerie Vesi site a Napoli centro e una con sede a Caserta.”

“Ho deciso di scrivere queste parole perché noi Vesi siamo napoletani veraci. Nonostante nostro fratello Giuseppe abbia avuto un’uscita infelice, offensiva, FALSA e basata su luoghi comuni, noi da generazioni lavoriamo restando SEMPRE nella nostra amata città, grazie all’affetto dei napoletani.”

“Vi chiediamo di capire la nostra posizione di imbarazzo. Abbiamo visto un accanimento da parte vostra e più che dirvi che ci dispiace tantissimo, vi chiediamo di credere che il nostro pensiero è come il vostro: noi amiamo Napoli tantissimo. Voi siete la garanzia del nostro successo e il motivo della nostra scelta di rimanere qui.”

“I napoletani hanno un grande cuore, grande abbastanza per comprendere e perdonare un gesto inconsulto, forse quasi inconsapevole, sicuramente leggero e non condivisibile. Come accade in tutte le famiglie, oggi nella nostra è accaduta una cosa spiacevole che ci ha lasciato sgomenti.”

“Il sangue, come voi sapete, è una cosa seria. Il nostro sangue napoletano merita rispetto e amore, perché noi facciamo lo stesso, in prima persona, ogni giorno. Per questo motivo ci dissociamo dalle dichiarazioni, dalle immagini riprodotte, dai toni e dal senso che il video di nostro fratello ha potuto trasmettere a ciascuno di NOI napoletani.”

Infine, Ferdinando e Salvatore Vesi concludono dicendo: “Da tutto questo, chiediamo scusa a nome suo e della sua superficialità che non merita scuse, ma solo grande compassione.”


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