Rissa all’incontro di pugilato: perde sul ring e il padre lancia sedia sugli arbitri


Nella provincia di Caserta, precisamente a Recale, ieri sera, si è scatenata una rissa a seguito di un incontro di pugilato giovanile. A far scattare la violenza è stato il padre di un ragazzo, nonché suo allenatore, sconfitto sul ring da un avversario.

Non ha preso affatto bene la decisione dei giudici di assegnare la vittoria all’avversario. L’allenatore del pugile si è infuriato ed ha iniziato a lanciare sedie colpendo anche 3 persone, come riporta Ansa. Fortunatamente solo lievi ferite, di fatto non è scattata alcuna denuncia. Un gesto assolutamente da condannare per il grado di pericolosità ma non solo.

Fare sport infatti significa apprendere non solo le doti tecniche, ma anche alcuni valori della vita come la lealtà ed il rispetto. Questi sono alla base di qualsiasi disciplina sportiva, anche di quelle, come il pugilato, che mette di fronte due avversari che non vedono l’ora di darsele di santa ragione.

In questo modo quindi il papà del giovane sconfitto nell’incontro di pugilato finito in rissa a Caserta ha fatto l’esatto opposto. Sta spargendo odio ed antisportività a suo figlio, a tutti i suoi compagni oltre che a tutti i presenti. In qualsiasi disciplina c’è chi vince e c’è chi perde, ma bisogna sempre saperlo fare con lealtà e rispetto verso il rivale. Soprattutto in un periodo delicato come questo del Coronavirus dove il valore umano avrebbe dovuto essere molto più accentuato ed invece sembra che le cose siano peggiorate nonostante i dati poco rassicuranti degli ultimi giorni.


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