Caos sul bus Anm, due donne insultate e aggredite da un ubriaco sprovvisto di mascherina


Paura sul bus dell’ANM della linea 140 dove due donne sono state insultate e aggredite, non solo verbalmente, da un uomo. A rendicontare l’accaduto è Il Mattino.

L’uomo, ubriaco e sprovvisto di mascherina, viaggiava sul bus diretto a Posillipo. Rosalba, una delle vittime, al giornalista Gennaro Morra, ha raccontato l’episodio dicendo: “Ho preso l’autobus a Piazza Vittoria. Portavo con me una cartellina contenente documenti importanti. Una volta salita, ho preso posto di fronte a un uomo. Quest’ultimo portava una cresta colorata in testa, un abbigliamento non del tutto usuale e aveva circa una quarantina di anni.”

“In mano aveva una grossa bottiglia di birra, i piedi poggiati sul sediolino di fronte e accanto a lui un cane accucciato. Il tutto è iniziato quando io ho accarezzato il cane. Mi è venuto naturale farlo ma lui ha iniziato a insultare me e gli italiani in generale.”

Rosalba, volendo evitare inutili discussioni, non ha dato peso a ciò che aveva ascoltato, decidendo di rimanere in silenzio. Ad un tratto, però, come naturalmente avviene sui mezzi affollati, i loro sguardi si sono incrociati e l’uomo ha colto l’occasione per riprendere la sua sfilza di insulti. A quel punto, la donna si è resa conto che il tizio non solo era ubriaco ma anche sprovvisto di mascherina.

“Sono corsa dal conducente, intimandolo di farmi scendere all’istante se avesse permesso a quell’uomo di rimanere a bordo senza mascherina. Così, arrivati a Mergellina, l’autista ha fermato la corsa ed ha detto all’uomo che se non metteva la mascherina non saremmo ripartiti. Lui ne ha cacciata dalla tasca una, particolarmente lurida, e l’ha indossata, abbassandola sotto al mento.”

A quel gesto, sono insorti anche gli altri passeggeri. Tra questi un’anziana signora che ha minacciato di fotografarlo e girare la foto a De Luca. Lui ha reagito alzandosi e scaraventando via il telefono della signora. Poi è passato ad aggredire lei, suscitando l’intervento di Rosalba che, per difenderla, ha incassato qualche colpo.

A Mergellina, intanto, molti passeggeri si sono affrettati a scendere per prendere un altro bus Anm della linea 140.  Tra loro anche il molestatore. Rosalba, allora, ha deciso di tornare sul bus su cui viaggiava inizialmente ed ha dovuto ingoiare un altro boccone amaro.

“Mi sono sentita dire che quel tizio è abitudinario del 140, che non bisogna farci caso e che è inutile discuterci. Che se prendi i mezzi pubblici a Napoli ci fai abitudine. Ma per me non è normale assistere a certe scene. Insomma, alla fine ero colpevole di aver fatto perdere tempo a tutti mentre nessuno di loro ha mosso un dito per difendere me e la signora. Il conducente mi ha mentito, non ha chiamato la polizia. In più ho perso anche la mia cartellina. Sono convinta che l’abbia presa il tizio per farmi un dispetto.”


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