Covid a Napoli, la disperazione del direttore Asl: “Scenari di guerra, questa ondata è uno tsunami. Io la notte non dormo”


Il direttore dell’Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto, ha espresso la difficile situazione che si trova a gestire con l’avvento di questa ulteriore ondata di Coronavirus che sta colpendo tutta Italia. Lo ha fatto rilasciando un’intervista a Francesca Mari de “Il Mattino”.

Queste le sue parole: “La nuova ondata è stata uno tsunami. Il numero di casi si è quintuplicato rispetto a marzo e anche alle nostre proiezioni. Stiamo lavorando come uno scenario di guerra, senza sosta anche 20 ore al giorno.”

Sono ben 56 i comuni afferenti all’Asl Napoli 3 Sud, zone in cui l’andamento dei contagi, come nel resto della regione, desta non poche preoccupazioni. Per tale motivo, come annunciato da Sosto, altre reti ospedaliere del posto potrebbero diventare Covid Center soprattutto in vista del picco previsto per novembre.

Saranno incrementati i posti letto all’ospedale di Boscotrecase così come al Maresca. Al San Leonardo, invece, si conta di introdurre un macchinario in grado di processare i tamponi. Proprio il nosocomio stabiese nelle ultime settimane annunciava la chiusura del pronto soccorso per mancanza di posti letto.

“Il problema è la massiccia presenza di pazienti clinicamente guariti ma ancora positivi. Per decongestionare gli ospedali vareremo un protocollo per le dimissioni in anticipo e l’apertura dei Covid resort attraverso l’uso di strutture private.”

Altra difficoltà si lega alla carenza di personale specializzato per Covid. Il direttore dell’Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto, ha raccontato che al bando per reclutare 15 medici di Pronto Soccorso, a tempo indeterminato, nessuno si è iscritto. Intanto, sono tuttora in corso ulteriori bandi, compreso quello indetto dal Dipartimento di Protezione Civile.

Il pericolo è reale e chi lo vive in prima persona, come il direttore Sosto, lo sa bene: “Io la notte non dormo e sono arrabbiato con me stesso perché vorrei fare sempre di più per tutelare i cittadini. Mi fa male che non tutti lo capiscano. Siamo in estrema emergenza.”


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