Il direttore del Cotugno: “Contagi troppo veloci. Andranno sacrificati altri reparti”


Il Direttore Sanitario del Cotugno, nonché del Monaldi e del C.T.O. ha commentato la situazione degli ospedalizzati per Coronavirus.

La curva dei contagi continua imperterrita ad impennare ogni giorno. I casi in Campania ieri hanno sfiorato i 2500 casi attestando la Regione come la terza più colpita, mentre in Italia i casi sono stati 24 mila. La stragrande maggioranza di positivi è fortunatamente asintomatica e dunque in isolamento domiciliare, ma gli ospedalizzati continuano ugualmente a crescere.

Dai 120 posti letto antecedenti alla pandemia, il Cotugno è riuscito ad ospitare 265 pazienti per Coronavirus e punta a creare altri 35 posti letto. Tutto questo però nella speranza che la curva di contagi si arresti ed inizi a scendere perché altrimenti l’unica soluzione sarebbe quella di eliminare alcuni reparti per far spazio ai malati di covid.

La situazione quindi è davvero drammatica ed il Direttore Sanitario Rodolfo Conenna, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano ad opera di Peter d’Angelo, ammette la sua paura. Se l’ultimo Dcpm infatti non dovesse portare a buoni risultati la situazione diventerebbe insostenibile.

Queste le parole di Rodolfo Conenna: “Abbiamo 265 posti occupati. Stiamo ampliando continuamente i reparti. Di questi, 174 posti sono occupati da pazienti ordinari COVID19 con fabbisogno di ossigeno. 50 posti occupati in sub-intensiva e 28 in intensiva. Siamo al plateau. Al Pronto Soccorso c’è sempre la coda. Con pazienti in attesa di essere trasferiti al reparto.

Alcuni posti letto sono stati allestiti anche all’ospedale Monaldi, eccellenza per quanto riguarda la cardiologia, ma ora inevitabilmente dovremo dedicare alcuni posti al Covid. Siamo riusciti a raddoppiare i letti per malati da Coronavirus al Cotugno perché abbiamo ampliato il corpo storico della struttura. I contagi corrono troppo veloci. Quindi ci stiamo proiettando per arrivare a 300 posti letto, ma inevitabilmente andranno sacrificati altri reparti sulle altre strutture.

Le misure di contenimento dovrebbero servire ad assorbire l’onda d’urto. Sperando che i provvedimenti assunti diano frutti nei prossimi 7-10-15 giorni, altrimenti sarà drammatico. Se la curva non deflette, andranno presi altri provvedimenti. E’ importante che adesso ci sia il rispetto delle regole. Se necessario potremo aumentare ulteriormente i posti. Ma qualcosa deve cambiare, per forza. Dopo le misure di contenimento devono arrivare dei risultati: lezioni a distanza per le superiori, cinema, palestre, teatri, sport, mezzi pubblici. Se questa misure non porteranno a nulla saremmo in situazione critica.

I posti, sommando le strutture ospedaliere di mia competenza, sono 700. Il massimo di capienza. Alcuni di questi posti sono “inalienabili”, non possono essere assolutamente sacrificati perché fanno parte di altre tipologie di emergenze. Questi posti “intoccabili”, sulla nostra struttura, sono circa 350. Quindi, se la curva continuasse avremo un piccolissimo margine di posti, sempre sacrificando altri reparti.”


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