Covid, Bertolaso: “La situazione è complicata, tra due settimane sarà come a fine marzo”


Emergenza Coronavirus. Torna a parlare Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile. “Tra due settimane sarà come a fine marzo” ha detto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera a cura di Margherita De Bac. Secondo lui infatti la situazione che stiamo vivendo è piuttosto preoccupante, nei mesi scorsi ad essere in pericolo erano poche regioni, adesso l’epidemia dilaga a macchia d’olio. Pochi giorni fa si era già espresso, affermando che “il sistema sanitario avrebbe due mesi di autonomia”.

“A metà del prossimo mese la curva di contagi, ricoveri e morti avrà un’impennata insostenibile se non si prendono subito misure drastiche”, afferma. Ospedali sovraccarichi, file interminabili per eseguire il tampone, i numeri delle Asl sempre occupati. Regna il caos, complici la paura e l’ansia di tornare come prima. Aleggia infatti lo spettro di un nuovo lockdown. “Va bene, a marzo siamo stati colti di sorpresa. Adesso no. Eppure mancano posti in ospedale, i nuovi letti di rianimazione veri a me risultano molto pochi oppure sono stati realizzati chiudendo sale operatorie o togliendo spazio altrove. Si è perso tempo durante l’estate”. Prosegue.

Poi, affrontando lo spinoso tema dell’assunzione di medici e infermieri dice: “Dovevano essere assunti 10.000 infermieri dove stanno”?. Un sistema sanitario al collasso, i medici di base che facevano da “parafulmine” non ci sono, nelle terapie intensive scarseggiano i posti letto o sono assenti perché occupati.

“Credo che sarebbe meglio fermare del tutto il Paese per un mese, subito, siamo ancora in tempo per non arrivare a quei numeri. Con uno stop generale, da un lato potremmo cercare di arrestare la diffusione, dall’altro permetteremmo al sistema di riorganizzarsi. Resettiamo l’Italia, senza aspettare di vedere se le nuove misure sono state efficaci”. Conclude Bertolaso. Chiudere tutto è davvero l’unica strada? Da settimane ormai i sindaci e i governatori si stanno interrogando su questa ipotesi. Dannosa per una grandissima fetta della popolazione, ma secondo alcuni studiosi utile per far abbassare la curva dei contagi. Opinioni contrastanti che hanno portato a scontri e manifestazioni, pacifiche e non.

Quando tutto questo sarà solo un brutto ed angoscioso ricordo?


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