Covid, l’ordinanza controversa di De Luca: scuole chiuse ma le ludoteche possono aprire

Vincenzo De Luca


A seguito dell’emanazione dell’ordinanza regionale n.86, sono sorti alcuni dubbi sulle attività ludiche in Campania. Non è chiaro, infatti, se queste ultime siano interessate o meno dalla chiusura. A far emergere la problematica è il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante.

Come ormai noto, il Presidente De Luca ha disposto la chiusura delle scuole, comprese quelle dell’infanzia. Il testo del provvedimento recita: “Fino al 14 novembre 2020, su tutto il territorio regionale è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza e per le scuole primaria e secondaria.” Inoltre: “È sospesa l’attività in presenza nelle scuole dell’infanzia.”

La Regione, in seguito, è intervenuta con un chiarimento specificando che la sospensione delle attività si applica a tutti i servizi dell’infanzia destinati alla fascia d’età 0-6 anni. In realtà, le strutture che promuovono attività ludiche, ricreative ed educative, in Campania ma anche altrove, sono rivolte a bambini e ragazzi di oltre 6 anni, arrivando fino ai 18.

Stando al testo normativo, dunque, sembrerebbe che tali servizi possano continuare ad essere erogati per la fascia d’età non trattata dall’ordinanza. Di qui, la richiesta da parte di sindaci, come Valiante, di ulteriori chiarimenti. Questi ultimi, non ancora arrivati.

Lo stesso primo cittadino di Baronissi, in attesa di risposte ed ulteriori disposizioni, ha chiarito: “Non essendo intervenute ulteriori restrizioni da parte della Regione Campania vale quanto previsto al comma 9 lettera c. Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento; è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche se non formali, al chiuso o all’aria aperta.”


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