Capri, Avellino e Benevento contro la zona rossa: “Non meritavamo il lockdown”


I sindaci di Benevento, Avellino e Capri si esprimono contro la decisione di rendere l’intera Campania “zona rossa”. Come sottolineano i primi cittadini, intervenuti ai microfoni di Radio Crc, un simile provvedimento ha finito per penalizzare anche le città con pochi contagi.

Il primo cittadino avellinese, Gianluca Festa, esprime particolare preoccupazione per l’economia della sua città e delinea la situazione dei contagi. “Viaggiamo ancora con una media del 10%, prima del lockdown ho registrato una flessione e voglio sottolineare che non teniamo conto delle centinaia di tamponi dei laboratori privati.

“Avremmo una percentuale del 5% che sarebbe gestibile. Da uomo dello Stato accetto questa decisione augurandomi che passi presto. Lo scorso weekend siamo andati a dormire con la brutta notizia della zona rossa, ad Avellino sabato c’è il caos con la corsa agli acquisti. Non meritavamo il lockdown”.

Anche Clemente Mastella, primo cittadino di Benevento, ha espresso nuovamente le sue perplessità sulla recente decisione del Governo centrale. “A Benevento abbiamo 250 contagi in città, 1400 in tutto nella provincia e 2 morti in una settimana. Siamo in fondo alla classifica come contagio“, chiarisce Mastella, che definisce la misura della zona rossa “irrituale”.

A sua volta il sindaco di Capri, Marino Lembo, ha ribadito ciò che aveva sottolineato due settimane fa: che sull’isola non vi era alcun bisogno di assumere decisioni limitative. “Capri non meritava zona rossa come negli altri posti dove ci sono stati impegno e sacrificio. Non dovevamo essere trattati come altri comuni che non hanno saputo contenere la situazione. Una premialità bisogna darla perché non è giusto”.

I sindaci di Benevento, Capri e Avellino dimostrano dunque come la decisione di rendere “zona rossa” l’intera regione sia stata per certi versi controproducente, in particolare se si considera che a subire le conseguenze del lockdown saranno soprattutto le piccole realtà locali.


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