Summonte, 13enne disabile violentata ripetutamente dal padre: chiedeva aiuto in strada


Una ragazza di 13 anni, residente a Summonte, un comune in provincia di Avellino, sarebbe stata ripetutamente violentata dal padre, come riporta Il Mattino. Affetta da disabilità, ha cercato di attirare l’attenzione su di sé, per mettere fine al suo dramma, protestando in strada, in aula e persino negli uffici comunali.

Ad oggi sembra spuntare una luce in fondo al tunnel per la giovane: suo padre, 56enne, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Così il primo cittadino, rivolgendosi all’Ansa, ha commentato l’accaduto: “Una vicenda sconvolgente che colpisce la comunità. Ma grazie al lavoro comune tra varie istituzioni è stato possibile impedire che continuasse e ha consentito di mettere in sicurezza una bambina.”

Proprio lui si era battuto fin dall’inizio per indagare sul drammatico caso, così come una delle insegnanti della ragazza. La cosa non era andata giù ai suoi familiari. Il nonno e il padre della bambina, infatti, avrebbero minacciato il primo cittadino fermandolo in strada muniti di una zappa.

Oggi, dopo circa un anno dalle prime segnalazioni, la ragazza che violentata dal padre potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo. Grazie al lavoro di psicologi e arma dei carabinieri è stato possibile ricostruire la vicenda. Ripetute le violenze subite nell’abitazione che la vittima condivideva con i suoi genitori, i fratelli e i nonni.

Una tragica vicenda sfociata nell’arresto del carnefice, proprio a pochi giorni dalla data in cui si commemorano le donne vittime di violenza.


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