Coronavirus, cinque regioni ancora ad alto rischio: il report dell’ISS


Dalla bozza del nuovo report, stilato dall’ISS in collaborazione con il Ministero della Salute, per il periodo compreso tra fine novembre e inizio dicembre, emergono dati abbastanza incoraggianti. A renderlo noto è l’Adnkronos Salute.

Le Regioni/Province autonome con una classificazione del rischio ‘alta’ sono cinque: Emilia-Romagna, PA Trento, Puglia, Sardegna e Veneto. Due di queste, ovvero Puglia e Sardegna, sono state classificate nella maggior fascia di criticità per 3 o più settimane consecutive. Ciò prevede l’adozione di misure specifiche da adottare a livello provinciale e regionale.

Eppure, come si legge dal report, da fine novembre e fino al 6 dicembre: “Si continua ad osservare una riduzione generale del rischio di trasmissione di Sars-CoV-2, con la maggior parte delle Regioni/Province autonome a rischio moderato e due a rischio basso.”

Sono ben 14 le Regioni/Province autonome a rischio moderato, ovvero: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta. Di queste si chiarisce che: “Nessuna ha una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità.”

Dunque, la Campania anche stavolta è fuori dal rischio elevato. Non sono ancora trapelate notizie ufficiali su un eventuale passaggio in zona gialla anche se il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, aveva palesato l’ipotesi di un intervento in tal senso.

Soltanto due le Regioni classificate nella fascia di minor rischio. Si tratta della Basilicata e del Molise. In generale, stando al report dell’Iss, che copre il periodo compreso tra fine novembre e 6 dicembre, l’Italia si sta avviando ad una lenta ripresa.


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