Piero Angela dice SI al vaccino: “L’alternativa è lasciare che il virus circoli”


A breve il vaccino irromperà nelle case degli italiani, e il noto divulgatore scientifico Piero Angela si è dichiarato pronto alla somministrazione. Secondo il 92enne infatti non ci sarebbero rischi, e sicuramente sarebbe un’alternativa migliore che far continuare a circolare il covid.

Piero Angela però ci ha tenuto a soffermarsi su un aspetto in particolare. Sempre più sui social si sta diffondendo la notizia di una possibile modifica al DNA a causa del vaccino. Il noto divulgatore spiega però che le cose non stanno affatto così: il vaccino è basato sull’RNA, e che gli esperti che lo hanno messo a punto riescono benissimo a manipolarne tutte le molecole.

Inoltre il noto divulgatore ha piena fiducia anche nelle agenzie che hanno approvato il farmaco: su tutte la La Food and Drug Administration, che recentemente ha dato anche il via ad un farmaco creato appositamente per il covid. Infine sostiene che se da una parte è vero che il business è sempre business, dall’altra è vero anche che nessuno correrebbe il rischio di pagare risarcimenti miliardari.

Queste le parole di Piero Angela sul vaccino in un’intervista su Repubblica: “Sono stati realizzati da case farmaceutiche importanti, che hanno realizzato in passato medicine utilissime nel curare le malattie. È vero che business is business, ma non si esporrebbero mai al rischio di risarcimenti miliardari in caso di reazioni avverse molto gravi.

Inoltre, i vaccini saranno approvati dalle agenzie del farmaco, prima fra tutte l’americana Food and Drug administration, una istituzione molto seria che non dà il via libera a un medicinale senza avere prove solidissime della sua efficacia.

Dopo medici e infermieri dovrebbe toccare ai vecchietti. Categoria nella quale rientriamo io e mia moglie. Ci vaccineremo appena possibile, sperando che funzioni. Abbiamo ormai capito che il coronavirus è estremamente contagioso.

Appena si abbassa la guardia il contagio nella popolazione torna ad aumentare. Perché questo meccanismo si arresti è necessario raggiungere l’immunità di gregge. Con il 70% delle persone refrattarie al virus. Ecco perché tutti dovrebbero vaccinarsi.

Capisco la paura, ma penso che dovrebbero temere più la malattia che il vaccino. Lo dicono i numeri: 60mila morti. L’alternativa è non vaccinarsi e lasciare che il virus circoli sempre più, aumentando la sua forza e quindi anche il rischio di ammalarsi.

E cos’è questa storia che il vaccino potrebbe modificare il Dna delle persone? Le cose non stanno affatto così. Forse mescolano informazioni molto diverse. Esiste la tecnica Crispr, premiata quest’anno anche con il Nobel, che sfruttando un meccanismo batterico, taglia e incolla sequenze di codice genetico. Ma il vaccino basato sul Rna è una cosa totalmente diversa e gli esperti sanno benissimo come manipolare queste molecole.”


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