Vaccino anti covid, Burioni: “Vaccinare 1 milione di persone in una settima si può. Napoli l’ha fatto nel 1973”


Covid – Burioni cita l’esempio di Napoli nella corsa ai vaccini. Se il 2020 è stato l’anno del covid, il 2021 sarà senza dubbio l’anno dei vaccini. In Italia però in questi giorni si è scatenata la polemica sui ritardi nella somministrazione delle fiale, soprattutto in alcune regioni.

La polemica sui ritardi dei vaccini ha investito principalmente la Lombardia – la regione paradossalmente più colpita dal covid. “Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate, non li faccio rientrare in servizio per un vaccino” – questa la spiegazione data dall’Assessore alla Sanità, Giulio Gallera.

Proprio per questo motivo il virologo Roberto Burioni, dell’università Vita Salute San Raffaele di Milano, sul proprio profilo twitter ieri ha chiesto di accelerare i tempi, specificando che la campagna potrebbe andare più velocemente.

Nel 1973, a seguito di un’epidemia di colera, nella sola Napoli in una settimana furono vaccinati un milione di pazienti. Un milione in una settimana nel 1973 in una sola città. Non dite che non si può fare, perché è una bugia. Nessun ritardo“.

 

Burioni, citando Napoli, fa riferimento all’epidemia di colera che investì la città e per la quale molto spesso siamo denigrati a nord Italia. Quello che non tutti sanno però è che la malattia arrivò da una partita di cozze provenienti dalla Tunisia.

Napoli però riuscì a debellare in fretta il colera a dispetto di quanti ne rimasero vittima per tempi di gran lunga maggiori.


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