Vaccino anti covid, Fondazione Hume: “Di questo passo immunità di gregge nel 2027”


Fondazione Hume – ipotesi sull’immunità di gregge. La campagna di vaccinazione in Italia da un paio di settimane ha iniziato a subire un drastico rallentamento causato dai ritardi nelle consegne delle dosi.

La priorità in questo momento è somministrare la seconda fiala a chi ha già ricevuto la prima, per non intaccare il processo di immunità. Come specificato più volte dalle autorità competenti del Governo, la stessa campagna di vaccinazione serve a raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge”.

Per “immunità di gregge” si intende una situazione nella quale ci sono abbastanza persone vaccinate (e non in grado di trasmettere il virus) da portare la velocità di trasmissione del virus (Rt) al di sotto di 1, con conseguente progressiva estinzione dell’epidemia.

Immunità di gregge: la stima della Fondazione Hume

A questa domanda, la Fondazione Hume ha voluto dare una risposta secondo l’indice DQP (acronimo di: Di Questo Passo), che stima il numero di settimane che sarebbero ancora necessarie se – in futuro– le vaccinazioni dovessero procedere “di questo passo”.

All’inizio della terza settimana del 2021 (lunedì mattina, 18 gennaio) il valore di DQP era pari a 147 settimane, il che corrispondeva al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del mese di novembre del 2023. All’inizio della quarta settimana del 2021 (lunedì mattina, 25 gennaio) il valore di DQP è pari a 355 settimane, il che corrisponde al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del mese di novembre del 2027.

Il calcolo dell’indice si basa su 4 parametri:

  • una stima del numero di italiani vaccinati necessario per garantire l’immunità di gregge;
  • quante vaccinazioni sono state effettuate nell’ultima settimana (da lunedì a domenica);
  • quante vaccinazioni erano state effettuate dall’inizio della campagna (1° gennaio 2021) fino alla settimana anteriore a quella su cui si effettua il calcolo;
  • che tipo di vaccini verranno presumibilmente usati (a 2 dosi o a dose singola).

Nella versione attuale l’indice si basa sulle ipotesi più ottimistiche possibili sul funzionamento del vaccino e sull’andamento della campagna vaccinale. Più precisamente:

  • i vaccini somministrati non solo proteggono i vaccinati dall’insorgenza della malattia, ma impediscono la trasmissione dell’infezione ad altri (immunità sterile);
  • l’obiettivo è vaccinare il 70% della popolazione (anziché l’80 o il 90%, come potrebbe risultare necessario);
  • sul mercato vengono introdotti vaccini per tutte le fasce d’età, compresi gli under 16 (i vaccini attuali sono testati solo su specifiche fasce d’età);
  • ci si accontenta di vaccinare ogni italiano una sola volta, trascurando il fatto che, ove la campagna di vaccinazione dovesse prolungarsi per oltre un anno, bisognerebbe procedere a un numero crescente di rivaccinazioni.


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