Napoli, realizzato il busto bronzeo di Maradona: l’opera di Domenico Sepe è la prima al mondo


Napoli Il maestro Domenico Sepe ha realizzato la prima scultura bronzea al mondo dedicata a Diego Armando Maradona dopo la sua morte. Forgiata dunque con un metallo eterno e con la millenaria tecnica della fusione a cera persa, quella usata dagli antichi Greci ed adoperata anche – ad esempio – per la realizzazione dei superbi Bronzi di Riace, il volto di Diego è fiero ed assimilabile proprio alle opere raffiguranti le divinità degli antichi.

Del busto colpisce ovviamente la grande somiglianza a Maradona, ma soprattutto la possibilità di scorgere i volti della gente di una Napoli popolare. Domenico Sepe è riuscito a mescolare l’oggettività di un viso all’emozione dei sentimenti, un risultato conseguibile sì grazie alla maestria, ma anche all’essere napoletano: solo un partenopeo può infatti percepire l’importanza di Diego che trascende i meriti sportivi, e comprendere in pieno cosa intendeva quando ha affermato di voler “diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires”.

Il busto è stato collocato al Museo Maradona di Antonio Luise, che raccoglie cimeli del Pibe de oro. Il giorno della collocazione, sabato 20 febbraio, era presente anche Hugo Maradona, fratello di Diego, che ha approvato la scultura rimanendo colpito ed emozionato da questa nuova e unica effigie.

“La scultura è un busto di Diego Armando Maradona ricavato dall’opera monumentale, che inizialmente avevo già realizzato, e ho deciso di donarla al Museo la Collezione del Re (conosciuto anche come Museo Maradona, ndr) di Antonio Luise. È una collezione unica al mondo dove io ho pensato di posizionare quell’opera che raccontasse lo sguardo di un Diego Armando Maradona vincente che risale a circa il 1986. È una scultura in bronzo, pezzo unico non ripetibile che nasce dall’esigenza di dover omaggiare il grande Maradona. Una scultura importante che vuole consolidare l’uomo atleta e soprattutto la sua eternità espressa nel materiale che ho utilizzato che è appunto il bronzo”.


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