Covid, Antonelli del Cts: “Il virus circola enormemente. Tra i vaccinati è in deciso calo”

Continua a preoccupare l’innalzamento della curva dei contagi covid sul territorio nazionale. Secondo il bollettino di ieri il tasso di positività è salito al 7,68%, così come è aumentato anche il numero dei ricoveri in ospedale. Della situazione covid nel nostro Paese ha parlato – a SkyTg24Massimo Antonelli, direttore del reparto di anestesia e rianimazione al Policlinico Gemelli di Roma, nonché membro del Cts (Comitato tecnico scientifico).

In questo momento abbiamo un Rt, cioè un indice di diffusione del virus che è a 0.99, ma in 10 regioni è sopra l’1 quindi vuol dire che il virus circola enormemente. Il numero di casi per 100mila abitanti per sette giorni, è passato dai circa 135 di una settimana fa a 145.

Abbiamo cinque regioni che sono ad alto rischio e le province di Trento e Bolzano addirittura hanno più di 300 casi ogni 100mila abitanti. Ci sono senz’altro delle zone rosse chirurgiche e l’età media dei pazienti ricoverati in ambito ospedaliero è scesa, siamo intorno ai 44 anni, quindi pazienti più giovani“. Poi però sottolinea una nota positiva sui vaccini:

L’unico dato che credo sia positivo e che è interessante è che il trend dei casi positivi tra le persone ottuagenarie che sono state vaccinate e il personale sanitario è in deciso calo. Quindi se da un lato c’è una situazione complessa, dall’altro ci sono dei segnali incoraggianti proprio grazie all’utilizzo dei vaccini che speriamo si rendano disponibili il prima possibile“.

Sulle scuole, Antonelli ha detto: “Il consiglio che abbiamo fornito come Cts è che va bene tenere le scuole aperte nelle zone gialle, ma bisogna vedere anche come circola il virus in queste zone, tenere presente che noi idealmente vorremmo arrivare al minor numero di casi per centomila abitanti nei sette giorni, ma se questo dato è molto alto bisogna prendere in considerazione l’eventualità, per zone specifiche, di comportamenti diversi, con maggiore didattica in remoto. Dipende dalla curva epidemiologica e dalle decisioni che, in ragione della circolazione del virus, possono valutare anche gli amministratori locali, la situazione non è identica in tutto il Paese“.