Vaccino, GB e USA da record con 874mila dosi in un giorno: in Italia solo 60mila


Giornata da record per la Gran Bretagna con 874.000 dosi di vaccino contro il Covid somministrate. Sabato 20 marzo secondo il Daily Mail, sono state inoculate 27 dosi al secondo. Già venerdì 19 marzo la campagna di vaccinazione aveva raggiunto picchi altissimi, con 711.156 dosi.

I dati della Gran Bretagna e degli USA

Lì, più della metà degli adulti ha ricevuto almeno una dose di vaccino e gli effetti si vedono: ieri sono stati registrati 33 morti in totale, una settimana fa erano 52. E gli Stati Uniti non sono da meno, 34 milioni di americani sono già stati vaccinati totalmente (20% della popolazione). Altri 65 milioni hanno già ricevuto la prima dose, somministrata invece solo al 6% dei cittadini europei.

Collaborazione con pubblici e privati

La forza della campagna vaccinale americana sta sicuramente nell’aver coinvolto partner pubblici e privati: l’esercito e la protezione civile, le farmacie e i dentisti, gli studenti di medicina e i veterinari. Poi le prenotazioni per velocizzare si fanno su un sito unico ed inoltre gli USA hanno ordinato dosi di Moderna e BionTech-Pfizer, prima ancora di sapere se sarebbero stati efficaci.

In Italia

In Italia invece siamo ancora indietro, ad oggi sono 7.841.399 le persone vaccinate, di cui 2.489.051 che hanno ricevuto entrambe le dosi. Impietoso il confronto con gli altri Paesi, il 20 marzo in Italia sono state 104802 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, di cui 60517 solo la prima. Il potenziale italiano non potrà andare oltre le 200mila dosi al giorno, perchè non ci sono abbastanza fiale. Basti pensare che nel Lazio, tra le regioni più virtuose, sono state inoculate in tutto 800mila dosi (in Campania siamo a 668.383), quelle fatte più o meno in un solo giorno in Gran Bretagna.

Per non parlare della vaccinazione degli ultraottantenni che prosegue a rilento: quelli che hanno ricevuto la doppia somministrazione del vaccino sono appena il 14,7%, e quelli che hanno ricevuto almeno la prima dose non sono nemmeno un terzo del totale, il 28,2%. Altro fattore che ha fatto registrare un arresto delle inoculazioni è stata la sospensione del vaccino Astrazeneca e la totale sfiducia in esso da parte della popolazione. A Napoli si è diffusa una vera e propria psicosi, nonostante il vaccino sia considerato sicuro al 100%.


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