A questi vanno aggiunti altri medici che non hanno proprio intenzione di prendere parte attivamente alla campagna vaccinale, ma che si occuperanno solo di segnalare sulla piattaforma regionale i pazienti fragili, che poi effettueranno il vaccino anti Covid.
Diverse sono state le considerazioni in merito a tale decisione, che deve tener conto anche di alcuni medici che sono immunodepressi o presentano patologie tali da non poter neppure partecipare alle campagne anti-influenzali.
Sono 65 i medici “disertori” che dunque hanno affermato di non aver intenzione di partecipare in prima linea alla battaglia contro il Covid, e non vogliono neppure dichiarare i loro pazienti con patologie gravi. Tale tipo di comportamento nello specifico, potrebbe essere perseguibile dal punto di vista etico-deontologico, anche se viene fatto l’appunto che, non essendo il vaccino obbligatorio, sarà la direzione della tutela della Salute a decidere se emettere delle sanzioni contro i disertori.
“Siccome l’adesione alla campagna vaccinale nazionale è obbligatoria – dichiara Pina Tommasielli, medico di famiglia e referente dell’Unità di Crisi per la medicina territoriale – questi medici sono stati deferiti alla Commissione di Disciplina della Regione Campania”.