Bozza DPCM, scuole aperte anche in zona rossa: De Luca non potrà opporsi


La bozza del nuovo decreto, atteso nel pomeriggio, che sarà in vigore dal 7 al 30 aprile, prevede la riapertura delle scuole nonostante la totale assenza di zone gialle in tutta Italia fatta eccezione per alcune deroghe.

Nuovo Decreto, riapertura delle scuole: le Regioni non potranno opporsi

Stando alla bozza del provvedimento, diffusa dall’Ansa, anche in zona rossa sarà consentito il rientro in classe almeno fino alla prima media: “Dal 7 al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi”.

Tale disposizione: “Non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome”. Dunque, questa volta anche in Campania saranno garantite le lezioni in presenza, non avendo più, il Governatore De Luca, la facoltà di prendere scelte diverse da quelle nazionali in campo scolastico. Aperture più ampie riguarderanno i territori in zona arancione o gialla: le lezioni in presenza comprenderanno i ragazzi delle medie, fino alla terza, e le superiori al 50%.

Quanto alla divisione in zone la bozza prevede il prolungamento di sole zone rosse e arancioni ma dispone, per il cdm, la possibilità nel prevedere deroghe nel caso in cui la curva epidemiologica lo consenta in territori specifici. In più, in zona rossa non saranno consentite le visite ad amici e parenti (possibili invece nei giorni delle festività pasquali).

Spicca anche l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari che si caratterizza come ‘requisito essenziale’ per svolgere la professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a mansioni anche di livello inferiore e se ciò non dovesse essere possibile scatterebbe un periodo di sospensione. Nel decreto viene inserito anche il cosiddetto ‘scudo penale’ per i somministratori delle dosi vaccinali.


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