De Luca: “Siamo in zona rossa? Non c’è una pattuglia per strada a fare controlli”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in visita al centro per l’autismo BlunAuti di Qualiano, in provincia di Napoli, ha rilasciato ulteriori dichiarazioni alla stampa sul problema coronavirus e i rischi diffusi anche tra i ragazzi.

De Luca su coronavirus: “Ragazzi non fate i fenomeni, il covid fa male”

Alla domanda sull’accordo stipulato con l’azienda produttrice del vaccino Sputnik ha risposto: “Possiamo lasciar perdere tutte le scemenze. Quello che bisognava dire l’ho detto ieri sera. La Regione Campania ha fatto tutto quello che la legge consente senza chiedere il permesso a nessuno e andiamo avanti”.

“Dobbiamo avere il massimo di attenzione. In tutta Italia dobbiamo stare attenti, in Campania dobbiamo stare attenti dieci volte di più. Questa è l’unica Regione dove non è consentito sbagliare perché abbiamo la densità abitativa più alta d’Italia e nell’area metropolitana di Napoli la densità abitativa più alta d’Europa”.

Se prima avevamo in terapia intensiva persone sopra i 75/80 anni, adesso il virus colpisce persone dai 30 ai 50 anni. Dobbiamo essere estremamente prudenti. Oggi abbiamo 2.000 positivi e quindi la situazione appare estremamente delicata. Non possiamo sbagliare. Devo anche dire, per tranquillità nostra, che i due dati che misurano l’epidemia, cioè i decessi e le terapie intensive, vedono la Campania all’avanguardia in Italia”.

“Siamo la Regione che ha meno decessi covid in proporzione agli abitanti. In questo momento abbiamo 160 ricoveri in terapia intensiva, la metà di quelli che hanno altre Regioni che magari non sono in zona rossa. Questo ci dice che il sistema funziona, che abbiamo un personale straordinario ma in questo contesto dobbiamo comunque stare attenti”. 

“Il problema è la vaccinazione. Fino a una settimana fa la Regione aveva avuto 134 mila vaccini in meno rispetto alla popolazione. Il commissario Figliuolo ha deciso di adottare il criterio che noi abbiamo proposto da sempre: un vaccino per ogni cittadino. Finalmente ci siamo arrivati ma dobbiamo recuperare i vaccini che non ci erano stati consegnati nei mesi scorsi. Adesso siamo in condizione di partire”.

Quanto all’obiettivo della Campania: “Noi dobbiamo somministrare oltre 9 milioni di vaccini se vogliamo immunizzare la Regione. Se avessimo a disposizione il vaccino Johnson, monodose, sarebbe tanto di guadagnato ma non c’è. Abbiamo firmato anche un contratto che riguarda vaccini non contrattualizzati dall’Europa (Sputnik, ndr). Il problema è che l’Aifa deve muoversi, non può dormire perché la situazione è grave. Le decisioni positive o negative che siano vanno prese in un mese non in un anno”.

“Oggi registriamo che arrivano più vaccini. L’importante è che ci sia continuità nei vaccini altrimenti diventa difficile stabilire una programmazione. Noi siamo una Regione nella quale non ci sono stati scavalchi. Abbiamo immunizzato tutto il personale sanitario, un dato straordinario perché vuol dire che abbiamo ospedali sicuri in Campania. Abbiamo proceduto con gli ultra 80enni, siamo ormai oltre il 60%. Proseguiremo con i pazienti fragili e completeremo la parte di emergenza sanitaria. Anche per il mondo della scuola siamo a livelli elevati. La struttura pubblica procederà per fasce d’età e categorie a rischio”.

“Poi c’è un altro settore che è quello dell’economia rispetto al quale vogliamo procedere in collaborazione anche con i privati. Dobbiamo trovare un equilibrio tra tutela della salute, priorità assoluta, e rilancio dell’economia. Intendiamo immunizzare le isole Ischia, Capri e Procida. C’è una situazione di particolare difficoltà nelle isole ma anche un interesse nostro a rilanciare la campagna turistica per la prossima estate. Sono nomi di valore mondiale e poterli proporre, prima di farci rubare i turisti dalla Grecia o dalla Spagna, come isole libere dal covid significa fare una bella operazione sanitaria ma anche lanciare nel mondo il turismo campano”.

“Se abbiamo vaccini aggiuntivi possiamo immunizzare tutto il personale del comparto turistico alberghiero, i lavoratori delle fabbriche medie e grandi. Hitachi, ad esempio, può fare le vaccinazioni così come l’area industriale di Marcianise. Stiamo facendo di tutto per rilanciare l’economia perché abbiamo bisogno sia di tutelare la vita delle persone ma anche di dare il pane nelle famiglie”.

“Qui c’è una sottovalutazione della pericolosità del problema e finché non parliamo con qualche famiglia che il problema lo ha avuto non capiamo bene di che si tratta. Noi abbiamo in terapia intensiva ragazzi di 25/30 anni. Sono tragedie inimmaginabili. Allora stiamo attenti. Poi mi auguro che ci siano controlli più seri in questo Paese. Ho detto che per mesi l’Italia è stata abbandonata a sé stessa. Oggi noi siamo in zona rossa ma voi avete l’impressione che siamo in zona rossa? Trovate qualche pattuglia per strada a controllare almeno che non si vada in giro senza mascherina?”

“Pensate di poter contrastare il covid avendo un Paese abbandonato a sé stesso? Non è che dobbiamo militarizzare l’Italia ma mettere pattuglie perlomeno a multare chi cammina senza mascherina. Allora siccome questo non c’è dobbiamo essere ancor più responsabili come cittadini. Lo dico ai ragazzi: non fate i fenomeni perché il covid fa male e vi porta in terapia intensiva. Facciamo le persone responsabili. Se Dio vuole con le vaccinazioni, con il senso di responsabilità e un po’ di controllo in più noi contiamo di uscire da questo calvario in tempi ragionevolmente brevi. Sarebbe bene che il Governo non desse più date, stiamoci zitti, parliamo delle cose quando sono realizzate. L’obiettivo nostro è immunizzare tutti i cittadini questo autunno per poter ritornare alla vita”.

Infine, ha trattato il problema delle ecoballe: “Il tempo della demagogia e della stupidità è finito. Stiamo bonificando dopo 20 anni un territorio che è stato martoriato. Dovremmo andare a prendere a casa quelli che hanno deciso di devastare questo territorio scaricando qui 4 milioni e mezzo di ecoballe. Oggi stiamo lavorando per risolvere questo problema quindi per cortesia lavoriamo con serietà. Ancora oggi paghiamo 130 mila euro al giorno di sanzione europea. L’impegno della Regione è di eliminare le ecoballe dal territorio. Abbiamo già risolto per un terzo il problema, ora dobbiamo realizzare 15 impianti di compostaggio per la lavorazione dell’umido e dobbiamo bonificare definitivamente il territorio. Serve a garantire la vita e salute dei nostri concittadini. La demagogia, le scemenze non sono più tollerabili”.


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