Covid, preoccupa la variante giapponese: si teme una maggior contagiosità e l’inefficacia dei vaccini


Una nuova mutazione del covid sembra destare preoccupazione: si chiama E484K, conosciuta comunemente come variante giapponese. Isolata per la prima volta a Tokyo non si esclude che possa essere approdata dall’estero.

Nuova mutazione del covid: preoccupa la variante giapponese

Come per gli altri ceppi rilevati, anche per la nuova variante si teme una maggior contagiosità, oltre alla probabile inefficacia dei vaccini finora utilizzati. Gli stessi immunologi in Giappone che l’hanno sequenziata avrebbero lanciato l’allarme su tali rischi.

Tuttavia, essendo ancora in corso le valutazioni sul nuovo ceppo, alcuni esperti sollecitano a non creare allarmismi. Stando al loro parere, non è detto che tale variante sfugga ai vaccini in quanto si legherebbe a mutazioni già conosciute, ovvero quelle sudafricane e brasiliane.

Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, all’Adnkronos Salute ha chiarito: “In qualche modo, come tutte le varianti, potrebbe essere più contagiosa, ma non abbiamo certezza che possa sfuggire ai vaccini”.

Sulla stessa scia il virologo Fabrizio Pregliasco: “Le cose che si sanno ad oggi sono poche. Sappiamo che è una variante che assomma alle caratteristiche della variante inglese ulteriori variazioni e che dalle valutazioni delle ricostruzioni tridimensionali al computer mostra modifiche che potrebbero in qualche modo far ridurre l’efficacia delle vaccinazioni. Questo è quello che si teme. Per ora è un elemento di preoccupazione che va ancora approfondito”.

Per Massimo Galli, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato: “Se non verranno rilasciate indicazioni che fanno pensare ad un’ulteriore evoluzione con cambio di caratteristiche, la variante E484K è una delle mutazioni caratteristiche della variante brasiliana”.

Infine, Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano, intervenuto su Rai Radio 1, ha annunciato: “Per ogni variante che compare si fa terrorismo. Secondo uno studio condotto dalla stessa azienda il vaccino Pfizer sembra funzionare anche contro questa variante”.

 


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