Covid, Figliuolo blocca il piano di De Luca: no alle vaccinazioni di massa per le isole


Non partiranno le vaccinazioni di massa per le isole campane, volute dai sindaci e dallo stesso Presidente De Luca, a seguito dell’entrata in vigore dell’ordinanza del generale Figliuolo. Quest’ultima stabilisce che il piano vaccinale prosegua dando priorità alle categorie fragili per poi procedere per fasce d’età.

Stop vaccinazioni di massa per le isole: l’ordinanza di Figliuolo

Dunque, dopo gli ultra 80enni e soggetti fragili sarà il turno delle persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, quelle tra i 60 e i 69 anni. Per queste ultime si privilegerà l’utilizzo del vaccino Vaxzevria, precedentemente conosciuto come AstraZeneca. Sarà garantita la completa copertura del personale sanitario e di tutte le categorie prioritarie per poi proseguire secondo il criterio anagrafico.

Un provvedimento in contrasto con quanto preannunciato dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Quest’ultimo ha più volte ribadito la necessità di introdurre anche un criterio ‘economico’ che consentisse di poter dare una spinta ad alcuni settori particolarmente importanti.

L’obiettivo del Governatore era quello di immunizzare, prima del periodo estivo, le isole di Capri, Ischia e Procida. Una decisione che, a sua detta, avrebbe potuto incoraggiare i turisti a visitare tali luoghi favorendo la ripartenza del turismo campano.

Il commissario all’emergenza covid, tuttavia, sembra aver messo un freno ai propositi del Presidente De Luca. Il provvedimento attuato ha trovato l’opposizione anche dei sindaci di Procida e Ischia. Il primo, Dino Ambrosino, ha dichiarato: “Purtroppo aumentano i casi positivi a Procida. Se non si accelera con le vaccinazioni questo scenario continuerà a ripetersi ad intermittenza. Per questo cogliamo con disappunto l’ordinanza del Commissario Figliuolo che blocca il vaccino di massa nelle isole minori. Avrebbero potuto far vaccinare in 3-4 giorni tutti i 6.000 aderenti”.

“Invece dobbiamo attendere le trasferte spizzichi e bocconi dei sanitari, pur apprezzando l’encomiabile sforzo dell’Asl. Se procediamo di questo passo, sull’isola saremo tutti vaccinati nel 2022, giusto in tempo per l’anno della cultura”.

Sulla stessa scia anche il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, che all’Ansa ha spiegato: “C’era già l’intenzione di procedere anche da noi per fasce d’età ma più speditamente per raggiungere lo status di isola covid-free il prima possibile. Auspico un’ordinanza specifica per tutte le isole minori d’Italia che vanno tutelate per le problematiche sanitarie vista la discontinuità territoriale di cui ancora una volta parrebbe non si tenga conto nei provvedimenti governativi”.


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