Zona rossa, De Luca: “Una presa in giro. Gente per strada e commercianti costretti a chiudere”


Il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, in occasione dell’apertura dello sportello Spazio Lavoro a Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa ponendosi contro i criteri vigenti in zona rossa, non soggetti ad alcun controllo.

De Luca a Benevento: “Zona rossa? Una presa in giro”

Innanzitutto sullo sportello inaugurato: “Si tratta di un’iniziativa seria che guarda al futuro e serve a dar fiducia al mondo del lavoro. Dal punto di vista funzionale serve a fare l’unica cosa seria che si dovrebbe fare in Italia, cioè mettere in contatto le imprese con il mondo del lavoro. Abbiamo bisogno di fare una formazione professionale legata alle domanda di professionisti richiesti dalle industrie. Quasi sempre abbiamo avuto una formazione che veniva fatta in maniera scollegata alle esigenze delle imprese. Qui in Italia le normative cambiano ogni mese, bisogna andare all’Università anche per sapere la normativa in vigore”.

In più ha annunciato che la Campania non seguirà il piano vaccinale messo a punto dal Commissario Figliuolo, proseguendo secondo un criterio non solo anagrafico ma anche economico: “Se decidiamo di andare avanti solo per fasce d’età quando avremo finito l’economia italiana sarà morta. Procederemo esattamente come avevamo deciso di fare. Ci sarà un’altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare i settori economici. Dobbiamo tutelare la salute ma dare anche il pane alla gente”.

“Rispetto a un anno fa siamo in un’altra fase, è difficile reggere un altro anno di paralisi. Io capisco la rabbia degli operatori economici anche perché, come ho detto altre volte, spesso in Italia lo Stato non esiste. Quando parliamo di zona rossa è una presa in giro. Se un ristoratore va in mezzo alla strada e trova migliaia di persone in giro, senza mascherina e senza che nessuno controlli niente, ha il diritto di arrabbiarsi ed ha ragione. Un conto è dire chiudiamo tutta l’Italia, facciamo un mese di lockdown, un altro conto è avere tutti in giro tranne il barbiere o il parrucchiere che non possono aprire e possono fare un’attività assolutamente controllata, il ristoratore che non può fare l’attività con le prenotazioni. La nostra linea è diversa da quella scelta dal Governo. Noi abbiamo non un solo obiettivo ma due contemporaneamente: tutela dei fragili ma anche rilancio delle attività economiche”.

Oltre alla mancata consegna dei vaccini, il Presidente denuncia: “Un ulteriore scandalo è il letargo di Aifa. Quando ho fatto il contratto per Sputnik ho dovuto ascoltare una serie di bestialità anche da altri colleghi. Adesso tutti rilevano che non abbiamo vaccini. Allora che stiamo aspettando per fare la verifica di Sputnik? Un mese fa, alla stipula del contratto, ‘apriti cielo’ adesso leggiamo che la Baviera, la Regione più ricca della Germania, fa il contratto per Sputik. Lo Stato tedesco apre la trattativa e l’Italia dorme ‘a piedi’ come si dice dalle nostre parti”.

Altro obiettivo è quella che definisce ‘operazione trasparenza’: “Vogliamo sapere quanti sono i vaccini e quali sono quelli che ci verranno consegnati. Noi abbiamo meno vaccini Moderna che sono più gestibili per le modalità di conservazione. Abbiamo molte più dosi di AstraZeneca e questo non va bene”.

Ribadisce il progetto di immunizzazione delle isole: “Io ho questa maledizione che devo arrivare sempre un anno prima per poi avere ragione un anno dopo. Non ci tengo ad avere questo primato. Muoviamoci per tempo. Cerchiamo di muoverci, di non dormire a piedi sempre dando priorità alle fasce deboli”.


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