Vaccino Johnson, EMA: “Decideremo la prossima settimana. Si conservino le dosi”

Il vaccino anti Covid


Dopo il blocco avanzato dagli Stati Uniti, anche l’Europa ha deciso di sospendere l’invio delle forniture del vaccino Janssen, prodotto da Johnson & Johnson, fino a nuova comunicazione da parte dell’EMA. Proprio quest’ultima, tramite nota, ha comunicato che si esprimerà a riguardo per la prossima settimana.

Johnson & Johnson, EMA si pronuncerà la prossima settimana

Proprio nel giorno in cui l’Italia si preparava a dare una spinta alla campagna vaccinale con l’arrivo del quarto farmaco, gli USA ne hanno annunciato lo stop a causa di alcuni casi di trombosi registrati a seguito della somministrazione.

Il vaccino Janssen, dunque, al pari di quanto già avvenuto per il farmaco di AstraZeneca, è oggetto di nuove indagini da parte delle autorità sanitarie. A tal proposito l’EMA fa sapere che: “Il comitato per la sicurezza (PRAC) dell’EMA sta esaminando casi molto rari di insoliti coaguli di sangue che si sono verificati negli Stati Uniti a seguito dell’uso del vaccino COVID-19 di Janssen. Il tipo di coagulo di sangue riportato, la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST), si è verificato nella maggior parte dei casi in combinazione con bassi livelli di piastrine (trombocitopenia)”.

Al momento si tratterebbe di circa sei casi segnalati su 6,85 milioni di persone vaccinate. Ragion per cui l’ente ribadisce: “Mentre la sua revisione è in corso, l’EMA rimane dell’opinione che i benefici del vaccino nella prevenzione del COVID-19 superino i rischi degli effetti collaterali”.

Tuttavia, i prossimi giorni saranno valutati ad un’attenta revisione di tali fenomeni. Allo stesso tempo la casa farmaceutica ha bloccato la distribuzione del farmaco in Europa: “Janssen ha annunciato la decisione di ritardare in modo proattivo l’introduzione del vaccino nell’UE mentre le indagini continuano. Il vaccino è stato autorizzato nell’UE l’11 marzo 2021 ma l’uso diffuso del vaccino all’interno dell’UE non è ancora iniziato. L’azienda è in contatto con le autorità nazionali, raccomandando di conservare le dosi già ricevute fino a quando il PRAC non emetterà una raccomandazione accelerata”.

“L’EMA sta indagando su tutti i casi segnalati e deciderà se è necessaria un’azione normativa. L’Agenzia sta lavorando a stretto contatto con la FDA statunitense e altri regolatori internazionali. L’EMA sta accelerando questa valutazione e attualmente prevede di emettere una raccomandazione la prossima settimana”.


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