Riaperture in zona rossa e spostamenti fra Regioni: la proposta dei Governatori


É atteso per oggi l’incontro dell’esecutivo con le Regioni in cui i Governatori, presentando una bozza, avanzeranno una serie di proposte per le riaperture previste nelle prossime settimane.

Regioni, la bozza per le riaperture

Il Governo si sta già muovendo nella direzione di avviare la ripresa di alcuni comparti economici, pur volendo promuovere una linea di riaperture differenziate. Queste potrebbero riguardare soltanto le Regioni che presentano numeri da zona gialla, esaminando non solo i dati del contagio ma anche il numero di persone vaccinate.

Tuttavia nella bozza delle proposte di riapertura diffusa da ‘Il Corriere della Sera’, che le Regioni porteranno all’attenzione del Governo, si richiede una parziale ripresa delle attività anche nei territori con scenari epidemiologici ad alto rischio, magari incentivando le attività di screening e prevenzione. Nei locali al chiuso consigliano di tenere aperte, il più possibile, porte e finestre e utilizzare l’aria condizionata escludendo le modalità di riciclo.

Il testo si suddivide in tre capitoli, ognuno riguardante una particolare categoria: ristorazione, palestre e piscine, cinema e spettacoli dal vivo. In più si fa leva sul nodo degli spostamenti incentivando l’esecutivo ad autorizzare quelli tra Regioni almeno in zona gialla, così da sollevare almeno in parte anche il comparto turistico.

RISTORANTI – Le Regioni chiedono che le attività di ristorazione (compresi bar, pizzerie, trattorie, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie) possano riaprire sia a pranzo che a cena anche in zona rossa integrando le strategie di screening/testing.

Consigliano di accedere ai locali a seguito della misurazione della temperatura, evitando assembramenti e rispettando un preciso distanziamento tra i tavoli: 2 metri al chiuso e almeno 1 metro all’aperto. Come già noto, saranno privilegiati gli spazi esterni, il consumo su prenotazione e i menù digitali.

Qualora i locali non dovessero disporre di posti a sedere, le Regioni consigliano di garantire ugualmente l’attività ma consentendo l’accesso a un numero limitato di clienti per volta assicurando sempre una distanza almeno di 2 metri al banco. Via libera anche ai buffet, purché i clienti non tocchino i cibi e indossino la mascherina.

PALESTRE E PISCINE– Anche in questo caso le Regioni sostengono la riapertura delle sale anche in zone ad alto rischio in base alle seguenti regole: ingresso su prenotazione, rilevamento della temperatura corporea prima dell’accesso, macchine disinfettate dopo ogni uso. Deve essere garantito il rispetto di un distanziamento di almeno 2 metri, ridotto a 1 se non si sta svolgendo attività fisica (docce, spogliatoi).

Quanto alle piscine pubbliche i Governatori consigliano di ridurre la densità di affollamento in vasca, con un indice di 7mq di superficie d’acqua a persona, e fare obbligatoriamente la doccia prima di ogni accesso. Similmente nella zona solarium, propongono di mantenere un distanziamento di almeno un metro tra lettini e sdraio e garantire una superficie di 10mq per ogni ombrellone. Anche qui si privilegia l’accesso su prenotazione e, laddove possibile, la presenza di una segnaletica che faciliti la gestione. Inoltre: “Risulta obbligatorio l’uso della cuffia, è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua”.

CINEMA E SPETTACOLI – Ancora una volta si propone di mantenere aperti cinema e teatri anche nelle zone a maggior rischio, privilegiando attività di screening e misure di distanziamento. Le Regioni puntano a vietare la fruizione di spettacoli in piedi, privilegiando i posti a sedere e mantenendo una distanza, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro tra gli spettatori. Nel caso in cui venga lasciata la facoltà di togliere la mascherina, lo spazio si estende a 2 metri. Nei guardaroba gli indumenti personali devono essere lasciati in sacchetti porta abiti.

Anche sul palco, in particolare per i concerti, deve essere rispettato un distanziamento di almeno 1 metro tra i musicisti che aumenta a 1,5 per gli strumenti a fiato. Così come per il teatro, gli attori devono osservare le misure di distanziamento anche durante le prove e nelle aree di preparazione. Per manipolare gli oggetti devono dotarsi di guanti e igienizzare gli abiti prima di scambiarli con altri.

Per la danza, vista la difficoltà nell’applicare distanziamento e indossare la mascherina, i Governatori consigliano di prendere in considerazione anche altre misure di mitigazione. Si ipotizza un attività su turni e obbligo di indossare la mascherina quando non impegnati nell’attività.


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