Derubato del Rolex, uccide i rapinatori: disposta la perizia, Giuseppe resta in carcere


Sta per entrare nel vivo la fase istruttoria del processo che vede imputato Giuseppe Greco, accusato di omicidio volontario dalla Procura di Napoli Nord guidata da Carmine Renzulli. Il GIP Nicola Paone ha disposto la perizia ricostruttiva per chiarire l’esatta dinamica dell’impatto mortale tra la Smart di Greco e lo scooter T-Max dei suoi due rapinatori. Il 26enne nella notte del 27 marzo a Marano è stato minacciato con una pistola e derubato del suo Rolex. Scatta l’inseguimento che si rivela fatale per i malviventi. Il giovane, dopo aver subito la rapina, ha confessato al PM Paolo Martinelli di averli rincorsi negando, però, la volontarietà dell’azione sostenendo di aver procurato la collisione a causa di un incidente.

Il legale di Greco, l’Avvocato Domenico Della Gatta, ha nominato dei tecnici per una perizia di parte. L’esito risulterà di fondamentale importanza per la costruzione dell’impianto difensivo, quando conclusa la fase di raccolta delle prove, si passerà alla discussione in aula. Le risultanze che dovrebbero pervenire non prima di un mese, definiranno la possibilità da parte del legale rappresentante di chiedere o meno al Tribunale del Riesame la revisione del provvedimento di custodia cautelare disposta dalla Procura di Napoli Nord.

Se dalla perizia emergeranno elementi che alleggeriranno la posizione di Greco, è probabile che l’Avvocato Della Gatta presenterà istanza per consentire al suo assistito di proseguire la detenzione ai domiciliari. Il giovane incensurato è recluso al carcere di Poggioreale dopo la confessione resa al PM. Da oltre due settimane vive in uno stato psicologico difficile per una esperienza, la prima della sua vita, che sta mettendo a dura prova la sua stabilità emotiva.

IL FATTO

Giuseppe Greco, nella notte del 27 marzo, tra Marano e Villaricca viene derubato del suo Rolex da due uomini che viaggiano in sella ad uno scooter T-Max. Il giovane decide di inseguire i suoi rapinatori fino ad investirli mortalmente con una Smart. Perdono la vita Domenico Romano di 39 anni e Ciro Chirollo di 29 anni, entrambi residenti a Sant’Antimo. I due avevano minacciano Giuseppe Greco con una pistola prima di derubargli il prezioso oggetto dal polso. In un primo momento Greco aveva negato le circostanze che lo avevano portato prima all’inseguimento dei suoi rapinatori e poi allo speronamento mortale. Solo successivamente ha confessato l’accaduto al PM Paolo Martinelli. Il giovane si è difeso raccontando che non si è trattato di un atto premeditato ma di un fatto accidentale. In sostanza nega di aver ucciso volontariamente  i due uomini sullo scooter.


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