De Luca a Draghi: “Dia ai campani stesse risorse e dosi che si danno agli altri”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto aggiornamento alla cittadinanza ha parlato del pnnr e invitato il Presidente Draghi a colmare le differenze regionali destinando ai campani le stesse risorse e dosi vaccinali del resto del territorio.

De Luca a Draghi: “Date ai campani le stesse risorse e dosi vaccinali degli altri cittadini”

Queste le sue parole: “Vorrei fare qualche considerazione sull’approvazione del piano di sviluppo del nostro paese relativo agli oltre 200 miliardi di fondi europei. Ha registrato un dibattito, polemica anche da parte mia in relazione ai finanziamenti destinati al Sud”.

Questo piano di rilancio del nostro paese può contare su una massa finanziaria enorme, ed è un successo del Governo italiano. Molti sono prestiti che dovremmo restituire ma a tassi assolutamente sostenibili. Un’occasione quasi unica per l’Italia, per un rilancio economico, modernizzazione del Paese e riequilibrio territoriale e sociale fra Nord e Sud”.

“La gran parte sono state date all’Italia con l’obiettivo del riequilibrio Nord-Sud. Possiamo rilevare due elementi di criticità. Il primo riguarda la quantità di risorse destinate al sud. Hanno detto il 40% delle risorse ma non è così. Per arrivare al 40% hanno utilizzato un capitolo finanziario che già esisteva ed era quello del Fondo Sviluppo e Coesione che raccoglieva risorse già destinate al Sud. Hanno preso 40 miliardi di euro e li hanno messi in questo piano. Poi hanno ridotto a 15 miliardi spostati dal Fondo Sviluppo e Coesione sul programma di rilancio dell’Italia ma in ogni caso questo 40% di cui parlano è il risultato di questo trasferimento. Non è una percentuale interna ai fondi destinati al piano di rilancio”.

“Se vogliamo affrontare il problema del Sud dobbiamo fare l’operazione che ha fatto la Germania dopo la caduta del muro di Berlino, riunificando in termini di sviluppo il Paese. Ha risolto quella che per noi è la questione meridionale. Questo in Italia non sta accadendo”.

“La Campania è una Regione attestata sulla linea del rigore non della lamentela. Si guardi al Sud con rigore e serietà. Siamo i primi a combattere l’inefficienza, la clientela, la cialtroneria che pure esiste ma non accettiamo un’analisi del Sud ridotta solo a queste valutazioni sbagliate. Il Sud è fatto di amministrazioni pubbliche che accumulano miliardi di euro di debiti, e il governo non dice nulla per opportunismo, ma anche di classi pronte ad affrontare le sfide dell’efficienza”.

“La Campania ha raggiunto tutti gli obiettivi di spesa dei fondi europei, lo dico perché a volte compaiono tabelle false. In qualche caso li abbiamo anche superati. Allora offro un’occasione immediata al Governo, al presidente Draghi, a chi dice che non c’è discriminazione. Sfido il Governo a dimostrare che c’è attenzione per il Sud, si diano ai campani le stesse risorse che si danno ai cittadini di altri territori per quanto riguarda il riparto del Fondo Sanitario Nazionale. Ad oggi ogni campano riceve 30 euro pro capite in meno l’anno rispetto a un cittadino della Lombardia o Lazio, 42 in meno rispetto a Emilia e Veneto”.

“Date ai campani la stessa percentuale di vaccini che date al resto di Italia. Ancora oggi siamo ultimi nella percentuale di vaccini distribuiti in relazione alla popolazione. La terza occasione che vi offro è di approvare la proposta di legge rivolta al Parlamento che riguarda la semplificazione delle norme sugli appalti. Sono esempi concreti per dimostrare il rispetto per il Sud e la Campanai in particolare”.

“Secondo elemento di criticità in relazione al piano di sviluppo è relativo all’obiettivo della sburocratizzazione e e modernizzazione dell’Italia. Anche per rilassarci un po’ e sorridere un po’ cominciamo dal titolo del piano: pnnr. Questa non è una sigla è un convoglio ferroviario, chi ha scelto questo titolo meriterebbe 2 anni di carcere. Questo è uno capace di qualunque delitto”.

“Poi il termine ‘resilienza’ il cui significato è sconosciuto al 99% dei cristiani normali, quelli che si guadagnano la vita col sudore sulla fronte. Pnnr come le sigle che si danno alle galassie di nuova scoperta. Se partiamo in questo modo partiamo male. Chi ha inventato questa resilienza? Quelli che negli ultimi anni sono passati dall’essere fiduciosi all’essere confidenti. Adesso siamo confidenti perché fa più radical chic.

“Abbiamo cambiato nomi al Ministero, quello dell’ambiente è diventato della ‘transizione ecologica’. L’unico risultato è stato quello di cambiare tutta la carta intestata. Noi siamo e rimaniamo figli del barocco, dell’arcadia. Il burocratismo è quasi un dato genetico incancellabile del nostro Paese. Se partiamo così a cominciare dal titolo del piano di sviluppo credo che ci siano tutti i motivi per non avere grande fiducia nel futuro. Dovremo combattere a fondo su questo piano, se non utilizziamo la spada per avere un processo di sburocratizzazione, potete credermi la gran parte di queste risorse rimarrà sulla carta”.

Sarebbe una tragedia per l’Italia e un peccato perché non avremo altre occasioni per rilanciare l’economia. Noi abbiamo avanzato le nostre proposte nell’ambito di questo piano, pubblicheremo l’elenco, ne finanzieranno un 10% ma abbiamo cercato di fare uno sforzo enorme. Abbiamo proposto anche progetti per infrastrutture di aree, se saranno accolte bene altrimenti abbiamo già in programma di impegnare 500 milioni di fondi della regione per fare un altro bando per opere pubbliche stradali e infrastrutturali”.


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