Vaccini, De Luca: “Con questi tempi per l’immunizzazione del Paese ci vorranno 10 mesi”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto in diretta a ‘Mezz’ora in più’, su Rai 3, ha fatto il punto sulla situazione coronavirus lamentando la carenza di vaccini che rischia di far slittare l’immunizzazione del Paese.

De Luca: “Di questo passo l’immunizzazione arriva tra 10 mesi”

Sull’immunizzazione delle isole: “Era una scelta di buonsenso per non far saltare la stagione estiva. Abbiamo ritenuto di andare avanti sulla nostra scelta. Capri è un brand mondiale, proseguiremo con la costiera sorrentina, amalfitana, insomma vogliamo fare una cosa ragionevole”.

“La Campania è la prima per la vaccinazione di ultra80enni, anche non deambulanti, e ultra 70enni. Quindi noi abbiamo seguito le priorità. Abbiamo vaccinato le categorie a rischio per poi muoverci su due piani: oltre le fasce d’età anche i comparti economici”.

“Abbiamo subito una campagna di disinformazione. Il Ministero e il commissariato danno percentuali non sulla base delle adesioni ma della popolazione generale. Questo dato è scorretto perché devi valutare chi ha dato la disponibilità. La vaccinazione non è obbligatoria. A chi non è disponibile non possiamo mandare i carabinieri”.

Sulle dosi in meno ricevute dalla Campania: Il criterio del commissario di un vaccino per ogni cittadino non è stato seguito. Ad aprile non abbiamo recuperato le 200 mila dosi di vaccino ed è una cosa gravissima. Pesa sulla Regione a più alta densità abitativa di Italia. Massimo rispetto per il commissario ma dobbiamo rispettare i diritti di tutti i cittadini. Siamo ancora a meno 194 mila dosi”.

Le dosi di Pfizer sono esaurite e due centri vaccinali hanno dovuto interrompere le attività: “Chiudiamo due centri per mancanza di vaccini. Abbiamo vaccinato in Italia 17 milioni di cittadini ma immunizzato solo 7 milioni. Questo vuol dire che per immunizzare tutto il Paese ci mettiamo con questi tempi altri 7/8 o anche 10 mesi e la cosa non va bene. Noi dobbiamo arrivare ad immunizzare massimo per settembre tutta la popolazione. Ma mancano i vaccini ed è un punto critico della campagna”.

“Questa carenza è di carattere generale, abbiamo pochi vaccini ed è un danno doppio per la Campania, la Regione più giovane di Italia. Ne abbiamo di più noi di 50enni e 40enni quindi bisogna riequilibrare. Abbiamo fatto un contratto per fornirci di vaccino Sputnik. Con questa subordinazione all’approvazione dell’Aifa. In questi cinque mesi nessuno ha fatto nulla in Italia per approvvigionarsi di vaccini oltre quelli contrattualizzati dall’UE. Se avessimo avuto dieci milioni di dosi aggiuntive lo avremmo dato alle categorie economiche risolvendo la metà del problema.”.

“Abbiamo fatto passi in avanti ma non c’è materia per fare marcia trionfale. Il Governo deve cercare di approvvigionarsi di un quantitativo imponente di vaccini. C’è una maggiore resistenza al Sud a fare il vaccino e ciò anche per le campagne di comunicazione demenziali”.

Sul Mezzogiorno d’Italia: “Io rappresento un altro Sud, contro l’inefficienza, la clientela, i debiti. Io sono per l’efficienza e il rigore. Ci sono al Sud come al Nord amministratori efficienti che danno l’anima per governare territori difficili e altri che non valgono niente. Ce ne sono anche nella mia Regione esponenti che lasciano 3 miliardi di debiti nella istituzione che hanno governato”.

Sul piano di Rilancio: “Ci hanno detto che il 40% delle risorse sono destinate al Sud ma non è così. Hanno inserito risorse che erano già fondi destinati al Sud. In Italia dovremmo avere la forza di fare la stessa operazione che fece la Germania dopo la caduta del muro di Berlino, per recuperare il divario tra Nord e Sud”. 

“Io ho la grande preoccupazione che se non produciamo una sburocratizzazione radicale con la spada queste risorse non riusciremo a spenderle. Non abbiamo ancora operato la sburocratizzazione radicale di cui si ha bisogno. Io cerco di difendere la mia comunità come ho il dovere e il diritto di fare con grande rispetto di tutti ma facendo sempre un’operazione verità. Non sopporto le chiacchiere al vento, le furbizie. Noi siamo ultimi nel riparto del fondo sanitario nazionale, stiamo affrontando la campagna vaccinale con 15.000 dipendenti in meno”.

Sulle riaperture: “Siamo stati i primi a parlare di una seconda fase. Abbiamo la campagna di vaccinazione e un’Italia stremata. Dobbiamo trovare un diverso punto di equilibrio tra tutela sanitarie e economica. Sono d’accordo ad aprire fino a mezzanotte ma ho il terrore della movida. Con la movida incontrollata per 3 mesi magari ci facciamo l’estate ma a settembre avremo la quarta ondata”.

Infine un commento sulle elezioni amministrative: “Io vedo un ritorno di politica vintage. Mi sembra di vedere scene di anni 80 quando si univa il penta partito e decidevano la distribuzione dei candidati nel totale disprezzo di territori. Senza considerare chi è più capace di governare la città, chi ha il programma più efficace. Siamo interessati ad un’evoluzione positiva dei 5 stelle. La strada obbligata è quella di costruire una coalizione”.

 


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