Ex-Montefibre di Acerra, il dramma dei lavoratori: presidiata la sede della RAI Napoli


Vertenza lavoratori ex-Montefibre di Acerra oggi 18 maggio 2021. Stamattina oltre cinquanta persone hanno presidiato la sede della RAI Campania di Viale Marconi a Napoli.

Lavoratori della ex Montefibre di Acerra, una fabbrica chiusa quasi 18 anni fa per dare spazio al termovalorizzatore di Acerra, che ha ucciso due volte le oltre 140 unità che ne facevano parte. Li ha uccisi fisicamente, perchè molti purtroppo hanno perso la vita a causa della vicinanza con amianto e con prodotti chimici altamente cancerogeni, e dal punto di vista della dignità perchè ha tolto loro il lavoro.

Oltre alle facili promesse mai mantenute, ed oltre ad un risibile assegno annuo di 500 euro, attendono da tre anni la riapertura di un tavolo di confronto serio con le istituzioni regionali, ed in particolare con l’Assessore al Lavoro Regionale Antonio Marchiello.

La USB chiede che i lavoratori vengano riconvertiti e reinseriti nel mondo del lavoro al più presto, intanto, stamattina ha sollevato la questione dal punto di vista mediatico.

La storia della ex-Montefibre di Acerra

L’azienda nacque nel 1972 nell’ambito della razionalizzazione delle aziende della Montedison, che riunì tutte le attività del gruppo in tema di tecnofibre. La fusione che ne seguì incorporò diverse aziende tra cui le fibre poliesteri dello stabilimento di Casoria, trasferito ad Acerra. La produzione si fermò nel 2013 in tutti gli stabilimenti. Nel 2018 ne è stato decretato il fallimento.


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