Morte Apicella, arriva la sentenza: niente ergastolo per gli imputati ma tre condanne per omicidio volontario


E’ arrivata pochi minuti fa la sentenza della Corte d’Assise di Napoli per la morte del poliziotto Pasquale Apicella. La notte del 27 aprile del 2020 la volante della Polizia su cui si trovava, fu presa in pieno da un’altra auto provocandone la morte. La Corte, presieduta dal giudice Lucia La Posta, ha condannato per omicidio volontario a 26 anni di carcere Fabricio Hadzovic e a 18 anni Admir e Igor Hadzovic. Il primo era alla guida del veicolo che colpì quello su cui era Apicella. I tre ladri stavano scappando dopo aver cercato di svaligiare un bancomat quando si trovarono davanti la volante dell’agente che cercò di bloccarli.

La richiesta della Procura di Napoli, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto l’ergastolo per tutti e tre i membri che erano coinvolti nella vicenda che ha provocato la morte di Pasquale Apicella, ma la Corte, nella sentenza, ha deciso di infliggere la pena più dura ai danni del guidatore dell’Audi A6 che quel 27 aprile puntò sulla volante della Polizia a fari spenti volendo secondo le ipotesi dell’accusa proprio colpire l’altra auto.

Delusi i familiari del defunto Pasquale che avevano richiesto una pena maggiore e la madre di quest’ultimo, alla lettura della sentenza, ha accusato un malore. In aula era presente anche la moglie di Apicella, Giuliana Guidotti, diventata anche lei poliziotta dopo la morte di suo marito.


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