Napoli, anniversario della morte di Leopardi: proiezione pubblica del manoscritto “I nuovi credenti”


In occasione dell’anniversario della morte di Giacomo Leopardi, che ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita in una casa situata in Vico del Pero (Napoli), insieme all’amico Antonio Ranieri, ci sarà una grande proiezione pubblica proprio sulla facciata del palazzo dove il poeta morì.

Martedì 15 giugno, presso Via Santa Teresa degli Scalzi, angolo via Stella, si potrà assistere alla performance dell’artista Eugenio Giliberti: un’installazione video dedicata al poeta, dal titolo “Voi siete qui / vico Pero / Giacomo Leopardi / Progetto di Artista Abitante”. Dalle ore 21.00 nella zona di vico Pero saranno spenti alcuni lampioni dell’illuminazione pubblica e per qualche secondo sulla zona calerà il buio. Poi, sulla facciata del palazzo, comparirà la proiezione luminosa del manoscritto “I nuovi credenti”, canto satirico e “toponomastico” composto da Leopardi proprio durante il soggiorno nella casa di vico Pero.

Il manoscritto de “I nuovi credenti” è conservato alla Biblioteca nazionale di Napoli che ne ha concesso la pubblicazione, in occasione di questo evento che vuole rendere omaggio al poeta di Recanati. La scrittura è di pugno di Antonio Ranieri che stese quanto Leopardi dettava, essendo molto malato. Sul manoscritto sono visibili le cancellature del Ranieri, stesso che ha ripetutamente barrato il titolo “I nuovi credenti”. Nell’opera (un poema satirico in terza rima), Leopardi disprezza i “nuovi credenti” ovvero gli esponenti dello spiritualismo napoletano, cattolici per convenienza e scioccamente ottimisti.

La proiezione sarà preceduta nel giorno dell’anniversario della morte di Leopardi, lunedì 14 giugno, alle ore 18.00, presso Villa delle Ginestre, stipula di un protocollo d’intesa tra l’Ente Ville Vesuviane e il Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.

Tra i sostenitori del progetto ritroviamo: la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III che custodisce tutta l’opera del grande poeta, manoscritti, autografi, documenti e testi, lasciati per legato testamentario alla biblioteca da Ranieri.

L’installazione luminosa di Eugenio Giliberti, vuole essere un assaggio di un progetto molto più grande in onore di Leopardi. Il progetto infatti anticipa virtualmente la realizzazione fisica del grande wall painting che trasformerà il palazzo di vico Pero, dopo il necessario restauro delle facciate, in una forte e durevole testimonianza di valore storico e culturale del luogo dove Giacomo Leopardi terminò i suoi giorni il 14 giugno 1837. Un modo per conferire l’identità di un quartiere, un tempo abitato da uno dei più importanti poeti della letteratura italiana, sottoposto ad una delle più rilevanti trasformazioni urbanistiche della città di Napoli.

Questo passaggio del Progetto di Artista Abitante è sottolineato dall’avvio dell’attività di un gruppo di urbanisti dei dipartimenti di Architettura della Federico II e della Luigi Vanvitelli, che affronteranno con gli abitanti la possibilità di disegnare un futuro per il “vicolo paese”, l’area compresa tra Via Santa Teresa degli Scalzi, Vico Pero, Vico Noce e Vico Cimitile.


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