Focolaio in una scuola d’infanzia a San Bartolomeo in Galdo: 38 positivi


Le scuole sono finalmente terminate e gli studenti si apprestano a concludere l’anno scolastico con gli esami. Ma in un piccolo Comune del Beneventano, San Bartolomeo in Galdo, si registra un focolaio in una scuola d’infanzia. E’ il primo cittadino, Carmine Agostinelli, ad aggiornare la popolazione attraverso il suo profilo Facebook.

Focolaio a San Bartolomeo in Galdo

Il sindaco infatti annuncia la chiusura per un’altra settimana e i casi riscontrati nella struttura:

Carissimi,
il numero dei contagiati appare piuttosto stazionario. Dal 27 maggio ad oggi abbiamo avuto 38 casi positivi (tutti o quasi, legati al focolaio scuola). Di questi, 6 (appartenenti a 2 nuclei familiari) sono stati rilevati in quest’ultima settimana. In compenso, abbiamo avuto anche le prime 7 guarigioni del gruppo.
Intanto, considerato ancora il numero alto di contagio tra i bambini, proprio ieri ho firmato un’ordinanza di proroga di chiusura della scuola dell’infanzia per un’altra settimana.
Penso siamo sulla strada giusta. Ciò che doveva emergere in queste due settimane credo sia emerso. Potrà esserci ancora qualche rimbalzo ma, se continueremo con lo stesso rigore e la stessa prudenza, non sarà nulla di preoccupante! Un abbraccio a tutti i bambini e a tutti i familiari ancora positivi“.

Il 1 giugno Agostinelli aveva messo in guardia i suoi cittadini spiegando il perché del dilagare dei contagi:

“Come temevamo, i contagiati sono in aumento. Il virus inizia ad estendersi tra i familiari dei ragazzi ed anche tra ragazzi diversi da quelli della classe originaria. Occorre rigore e prudenza! Da più parti mi riferiscono di aver visto in giro “contatti stretti” di soggetti contagiati. Se così fosse, ma non voglio crederlo, sarebbe davvero grave, oltre ad essere un atto irresponsabile ed irrispettoso nei confronti dell’intera comunità. Per evitare il peggio è necessario che chiunque abbia avuto un contatto a rischio si isoli immediatamente ed effettui un tampone non oggi, ma dopo almeno 10 giorni dall’ultimo contatto. Occorre, inoltre (e questo vale per tutti), evitare ogni forma di contatto non indispensabile. Qualora dovessero prevalere comportamenti irresponsabili, mi vedrò costretto ad adottare misure restrittive per l’intera comunità! Nel caso, non esiterò a farlo!“.

Il governo vuole vaccinare i più giovani proprio per evitare focolai nelle classi in vista del prossimo anno scolastico.

 


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