La Russia ruba la mozzarella di bufala: l’eccellenza della Campania è la più taroccata


La mozzarella: un prodotto tipico campano molto apprezzato all’estero, soprattutto dai russi, tanto da divenire un’ossessione. La mozzarella di bufala infatti è uno dei prodotti più falsificati in Russia, tra quelli italiani. Il tarocco Made in Russia, è stato dunque smascherato dalla Coldiretti.

“La scritta mozzarella – denuncia Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania campeggia a caratteri cubitali e cirillici sulle confezioni in commercio nei supermercati in Russia, ma all’interno non c’è una goccia di latte di bufala mediterranea. La mozzarella, come si evince dai campioni raccolti sugli scaffali russi, è il più taroccato tra i prodotti italiani”.

Complice di questa falsificazione è anche l’embargo deciso da Mosca con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 e più volte rinnovato come ritorsione alla decisione dell’Unione Europea di applicare sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina, che ha colpito una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia.

Questo però non giustifica il fatto che la mozzarella debba essere completamente snaturata, lasciandole solo il nome, o l’immagine raffigurata sulla confezione, che di fatto non ha nulla a che fare con il reale prodotto all’interno o con la vera mozzarella campana.

Un vero e proprio furto di immagine – sottolinea il direttore Loffreda – che sfrutta l’embargo per immettere sul mercato prodotti truffa, vista l’evidente predilezione dei russi per i prodotti italiani e per la mozzarella in particolare. Una recente ricerca ha evidenziato che il 38% dei cittadini russi ama la cucina italiana, dato che trova riscontro nella crescita dell’incoming turistico prima del covid.

Nessuno vuole impedire ai caseifici russi di produrre formaggi, ma non rubando il nostro tricolore e un prodotto identitario come la mozzarella, che già subisce in patria una forte aggressione commerciale. Dai dati Istat si stima un valore dell’export della mozzarella solo nei paesi extra UE di oltre 140 milioni di euro prima della pandemia, anno 2019, con incrementi a doppia cifra. Numeri che torneranno a salire nei prossimi mesi e che dimostrano la forza di questo straordinario prodotto, ideato e nato in Campania.

Motivo in più per lavorare con la Regione Campania su scelte forti che facciano leva sul benessere animale e quindi sulla qualità del prodotto finale. Solo se impariamo prima di tutto in Campania a difendere l’immagine della mozzarella, promuovendo e distinguendo sempre più il nostro oro bianco, possiamo sperare di arginare il fenomeno del falso made in Italy all’estero, anche a vantaggio del consumatore straniero, vittima di truffatori senza scrupoli”.

I prodotti Made in Italy falsificati, però, come conferma anche la Coldiretti, non si limitano solo alla Russia o alla mozzarella; sono coinvolti anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Bielorussia, l’Argentina o il Brasile che nel corso degli anni hanno aumentato le esportazioni dei cibi italiani taroccati nel Paese di Putin. Il rischio riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, è stata frenata per la mancanza degli ingredienti principali.


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